Un quarto di millennio è un anniversario di tutto rispetto. Il 15 agosto 1769 nasceva ad Ajaccio Napoleone Bonaparte.

Le parole di Ueli Maurer, invece, sono del 1° agosto 2012, 7 anni fa. Quanto sono ancor oggi attuali? Questo lo dica il lettore.

Vernet, 1815, National Gallery (Wiki commons)

Nel suo discorso celebrativo del primo di agosto, il Consigliere federale fa un paragone tra la situazione attuale, dove la pressione esercitata dall’estero sulla Svizzera non accenna a diminuire, e la campagna di Russia.

La campagna di Russia ebbe luogo tra il 24 giugno e il 12 dicembre 1812. La Grande Armée di Napoleone, mandata a conquistare la terra degli Zar, era composta da 800mila uomini. Oltre ai soldati francesi vi erano soldati provenienti dalla Svizzera, dal regno di Prussia, dal regno italico, dal regno di Napoli e dall’impero austriaco. L’esito della campagna segnò una svolta nell’epopea napoleonica. Alla fine di quella disastrosa spedizione, le truppe di Napoleone erano ridotte a circa 15mila soldati.

Tornando a Ueli Maurer, il primo agosto il Consigliere federale era presente ai festeggiamenti di Hinwil e St. Margrethen, nel canton San Gallo. Parlando dell’adozione diretta da parte della Svizzera del diritto europeo, Maurer ha detto di percepire questa esigenza come una limitazione alla sovranità, esattamente come era accaduto al tempo di Napoleone.

“A quel tempo – h a detto Maurer – a causa di una politica senza coraggio, incline ad accettare tutte le esigenze straniere e che ha condotto alla perdita della sovranità, la Svizzera ha dovuto sacrificare migliaia di uomini. E questo per soddisfare la politica di smisurata egemonia di un’Europa sottomessa all’impero di Napoleone.

… Una volta ancora nella sua storia, la Svizzera si trova confrontata a un dilemma fondamentale : conservare la propria indipendenza oppure continuare a fare concessioni.”

Ueli Maurer