“Questi sono premi indipendenti“. Con tali parole ha esordito Ugo Brusaporco, critico cinematografico e presidente della giuria. I Boccalini d’Oro non sono premi ufficiali del Festival. La cerimonia di premiazione non avviene in Piazza Grande ma nella corte del Rivellino, accompagnata dal tradizionale risotto di Francone e da una pagnotta abilmente sagomata e istoriata dai pasticcieri artigianali Marnin, una ditta assai rinomata.

Arminio Sciolli, ospitale padrone di casa – qui con la regista Oksana Mazourik – esibisce con fierezza l’opera della pasticceria Marnin.

Pubblico numeroso, in parte composto di habitués. Tra i presenti abbiamo notato la regista moscovita Elena Gladkova e il municipale di Locarno Niccolò Salvioni.

Padre Abramo Unal, capo della comunità aramaica del Ticino (3000 persone), ha impartito la benedizione a tutti i presenti..

Questi i premi principali assegnati.

Miglior regia: Eloy Enciso per il film “Longa Noite”, film che “scava con rigore nelle pieghe della memoria e della storia per portare alla luce, attraverso un lungo viaggio nella notte, i meccanismi sempiterni del sopruso e della dominazione”.

Miglior attrice:  Vitalina Varela per il film “Vitalina Varela” di Pedro Costa.

Foto di DAVID CUCIZ. Le altre foto sono di Ticinolive.

Miglior Giovane produzione: Nhà cây per il fim The Tree House.

Premio per il personaggio:  Villi Hermann, importante regista e produttore.

Boccalino “special”:  Jean-Claude Rousseau per “In Memoriam”.

Boccalino “special”:  pasticceria Marnin per il suo trentennale, apprezzatissimo contributo alla popolarità del Festival.

Infine Boccalino d’Oro al grande artista cinese Wang Yigang per la sua performance d’apertura, ripresa in un video da Edward Haschke e Oksana Mazourik.