Si complica la situazione del principe Andrea, dopo che nel corso dell’ultima udienza al tribunale di New York la principale accusatrice di Jeffrey Epstein, Virginia Roberts Giuffre ha dichiarato che il terzo figlio della regina Elisabetta ha avuto rapporti sessuali con lei quando era ancora minorenne. Non è di certo la prima volta che accuse di questo tipo vengono mosse al principe. Molte altre ragazze hanno già raccontato dettagli intimi dei loro incontri sessuali forzati con il Duca di York. Tra loro la stessa Giuffre alla fine del 2014, sempre nell’ambito di una causa su Epstein.

La donna ha dichiarato di essere entrata in contatto con Epstein dopo che l’aveva avvicinata la figlia di un amico del finanziere suicida, tale Ghislane Maxwell. Ai tempi Virginia ancora adolescente lavorava come cameriera in una club privato di Donald Trump, in Florida. Da allora sarebbe cominciata la sua vita da “schiava sessuale” durata dal 1999 al 2002. Durante quegli anni la ragazza sarebbe stata costretta a fare sesso con Epstein e altri uomini tra cui il principe Andrea, in ben 3 occasioni.

Buckingham Palace nega il coinvolgimento del principe nella faccenda: “I membri della famiglia reale sono sempre pronti a collaborare con la polizia in maniera appropriata” ha riferito un portavoce sottolineando che il principe offrirà la sua collaborazione sia alle autorità britanniche che all’FBI.

Quando le accuse contro il terzogenito della regina erano venute a galla, diversi giornali britannici hanno pubblicato immagini riprese da un video che mostravano il principe ospite a casa di Epstein in compagnia di una donna. Il video risale a un periodo successivo al 2008, cioè l’anno in cui Epstein aveva già confessato di essere colpevole di istigazione alla prostituzione di minori e istigazione criminale alla prostituzione. In merito a questo il principe ha sottolineato che è stato sicuramente un errore da parte sua continuare a frequentare il finanziere anche dopo che erano emersi tali fatti ma  che personalmente non gli era mai capitato di assistere o prendere partiea comportamenti criminali.