Come tutti sanno (e come è stato pubblicamente ammesso)  lo scopo del PVP è quello di impedire il traffico in centro città. Dopo sette incredibili anni il Municipio (a maggioranza) azzarda una timida e minuscola sperimentazione. I socialisti, manifestando la loro maniacale e ideologica avversione all’automobile, tentano di bloccarla in extremis.

La Sezione enti locali nella sua decisione del 4.9.2019 sulla mia istanza 2/19 luglio 2019 ha costatato che il credito di 183’000 Fr per la sperimentazione relativa al Piano della viabilità del Polo luganese (PVP), decisa dalla maggioranza del Municipio di Lugano nel 2019, non ha una base legale nei conti preventivi 2019 della Città.

Il limite finanziario per le spese non preventivate è infatti previsto dall’art. 68 Regolamento comunale della Città di Lugano: “Il Municipio può fare annualmente spese correnti non preventivate senza il consenso del Consiglio Comunale fino all’importo massimo di Fr. 100’000.–.”

Invito pertanto il Municipio di Lugano a non attuare tale sperimentazione senza aver prima avuto l’accordo del Consiglio comunale, come suggerisce la Sezione enti locali.

Nel merito il PS Lugano si oppone a tale spesa considerandola uno spreco, dato che a seguito della sperimentazione il numero di automobili non calerà nel centro intasato di automobili, in quanto il traffico sarà solamente spostato da una via all’altra. Inoltre si intralcerà il traffico dei bus nella zona Pensilina Botta.

Il PVP non ha contribuito a ridurre il traffico in Città, ma lo ha semplicemente distribuito su tre entrate. Nel contempo vi sono stati dei miglioramenti nei trasporti pubblici e altri seguiranno a fine 2020 con l’apertura della galleria Alptransit del Ceneri: anche per questa ragione la sperimentazione sul PVP proposta nel 2019/20 dal Municipio, del non trascurabile costo complessivo di 425’000 fr (187’000 fr nel 2019 e 238’000 fr nel 2020), è da ritenersi intempestiva e assurda.

Raoul Ghisletta – consigliere comunale e presidente PS Lugano