Marisa Merz
Geometrie sconnesse palpiti geometrici

22 settembre 2019 – 12 gennaio 2020

Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, in collaborazione con Fondazione Merz

Dal 22 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati presenta l’esposizione Marisa Merz. Geometrie sconnesse palpiti geometrici, dedicata a Marisa Merz (Torino, 1926 – 2019), unica esponente femminile del gruppo dell’Arte Povera e tra le più significative protagoniste della scena artistica italiana dagli anni Sessanta. Una selezione delle sue opere più iconiche mette in rilievo una tematica ricorrente nel lavoro dell’artista, ovvero la sua ricerca sul volto o meglio sulla figura.

Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz e sviluppato con la collaborazione della Fondazione Merz, si colloca nell’ambito di una serie d’iniziative dedicate ad artisti presenti nella Collezione Giancarlo e Danna Olgiati e si avvale di prestiti provenienti da importanti collezioni pubbliche e private – in gran parte svizzere – oltre che dalla collezione personale dell’artista.

La mostra riunisce un corpus di quarantacinque opere che ripercorrono l’intero orizzonte creativo di Marisa Merz: dal disegno su diversi supporti alla scultura in argilla cruda, dalle tessiture di filo di rame e di nylon agli oggetti trasformati in cera, nel tentativo di restituire tutte le modalità espressive proprie dell’artista.

Il titolo stesso della mostra Geometrie sconnesse palpiti geometrici – frase autografa dell’artista, appuntata su una parete della sua casa-studio – si pone come sibillina guida al personalissimo universo segreto di Marisa Merz, di cui la mostra di Lugano desidera restituire la complessità lirica e rigorosa al tempo stesso.

Catalogo
La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue, italiano e inglese, che include un testo introduttivo di Beatrice Merz, Presidente della Fondazione Merz, unitamente a saggi critici degli storici dell’arte Ester Coen e Douglas Fogle. La pubblicazione è corredata da immagini a colori di tutte le opere esposte e fotografie dell’allestimento. Mousse Publishing, Milano.

L’affollata conferenza stampa