La settimana prossima saranno comunicati pubblicamente i premi dell’assicurazione obbligatoria contro le malattie validi per l’anno prossimo. Come d’abitudine, tra i politici è già scattata la gara a chi si agita di più. Uno spettacolo ripetitivo e scontato che ha un solo effetto (negativo): continuare a illudere la popolazione che sia possibile pagare premi più bassi mantenendo intatta l’offerta di cure sanitarie oggi coperta dall’assicurazione di base. È un’illusione.

(…) I premi continueranno ad aumentare. (…) Far credere – ripetiamo – che sia possibile pagare meno mentre le cure ricevute aumentano costantemente significa ingannare la popolazione. È autentica demagogia. Un solo dato: nel 1996 l’assicurato ticinese aveva ricevuto cure sanitarie coperte dalla LAMal per 1.897 franchi (prestazioni nette). Nel 2018 ne ha ricevute per 3.839 franchi. (dal CdT)

Fabio Pontiggia

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Già. Ma il consigliere di Stato De Rosa, successore di Paolo Beltraminelli, ha dichiarato al Gran Consiglio (come abbiamo riferito ieri): “Gli aumenti sono inaccettabili!”

Dunque, riassumendo, gli aumenti sono  A) inevitabili  B) inaccettabili. Stiamo con il direttore del Corriere? O con il direttore del DSS ? È il momento di pensarci, intensamente.