Un grave incendio è scoppiato questa notte attorno alle 3:00 a Rouen, in Francia. Il luogo dell’incendio si trova a 135 chilometri da Parigi e a rendere la situazione particolarmente grave è il fatto che ad essere avvolto dalle fiamme è un impianto chimico appartenente alla società Lubrizol, che dal 1954 produce additivi per lubrificanti. Non sono ancora chiare le cause dell’incendio ma per adesso le fiamme sono sotto controllo e secondo il ministro dell’interno Christophe Castaner non dovrebbero svilupparsi ulteriormente.

Il vastissimo incendio ha sprigionato un’enorme nube nera su Rouen, visibile anche a diversi chilometri di distanza. Numerose scuole, università ed asili nido negli 11 comuni confinanti sono state chiuse e agli abitanti è stato intimato di non uscire dalle proprie abitazioni, per ragioni di sicurezza. 
Sul posto sono intervenuti circa 200 pompieri con 60 camion, che da ore cercano di contrastare le fiamme. Pierre-André Durand, prefetto del dipartimento Senna Marittima, ha dichiarato che sussiste il rischio di inquinamento del fiume francese.

Nonostante non se ne conoscano le cause, l’incendio sembra essere partito dal deposito dove venivano conservate le sostanze chimiche utilizzate nella produzione degli additivi per lubrificanti. Tuttavia, dalle prime analisi del fumo sembra non risultare alcuna contaminazione da sostanze altamente tossiche. Per avere la situazione totalmente sotto controllo tuttavia saranno necessari ancora diversi giorni. Castaner ha dichiarato: “Non ci sono elementi che permettono di pensare che vi siano rischi legati al fumo. Non bisogna farsi prendere dal panico per questa situazione, ma muoversi con grande prudenza.” Il responsabile dei pompieri Jean Yves Lagalle ha invece aggiunto che al momento la priorità delle priorità è “proteggere le sostanze pericolose” per “evitare il rischio di un secondo incidente”.

Non è la prima volta che l’impianto di Lubrizol allarma l’intero paese. Nel 2013 un forte e acre odore proveniente dallo stesso stabilimento ha causato una vera e propria crisi sanitaria. In quel caso era stato un gas, il mercaptano, a fuoruscire da una delle cisterne a causa di un errore umano. Quella volta il cattivo odore si era sparso fino a Parigi e addirittura, a causa degli intensi venti, trasportato attraverso la Manica fino al sud della Gran Bretagna.