Almeno un morto e 10 feriti a Kuopio, in Finlandia, dove ieri è avvenuto un attacco nel centro commerciale Herman, sede della scuola professionale Savon Ammattiopist.

L’aggressore è un giovane di 25 anni, studente dell’istituto professionale dove si è svolto il dramma, ed è stato già arrestato dalla polizia. Il giovane sarebbe entrato in classe poco dopo mezzogiorno armato di un’arma da fuoco e una spada. Sembrerebbe che l’aggressore avesse una obiettivo preciso, una donna che è anche l’unica ad aver perso la vita. Il corpo della ragazza uccisa è stato trovato all’interno di una della classi.

Secondo un giornale locale il ragazzo ha ferito alla mano un’insegnante e mentre tentava di fuggire anche alcuni studenti hanno cercato di bloccarlo. “Ha colpito una ragazza al collo con una spada e poi l’ha accoltellata all’addome” ha riferito un testimone. Inoltre il ragazzo avrebbe anche sganciato quella che sembrava una piccola bomba incendiaria. Secondo la testimonianza di un’altra persona, una donna che lavora in un garage di fronte alla scuola, l’insegnante era scappata fuori dalla scuola con la mano insanguinata: “Mentre la stavo aiutando, ho iniziato a udire grida d’aiuto. Gli studenti stavano scappando via per rifugiarsi nel mio garage”.

Il primo ministro Antti Rinne ha espresso il suo cordoglio con un messaggio su Twitter: “Scioccante e assolutamente inaccettabile. Ho discusso con il direttore generale della polizia e il governo sta monitorando la situazione da vicino. A nome mio e dell’intero governo, porgo le mie condoglianze a tutti i parenti”.

Purtroppo la Finlandia non è nuova a episodi di questo tipo, nonostante le sparatorie siano in genere un fenomeno raro nei paesi nordici. Nel novembre del 2007 Pekka-Eric Auvinen, uno studente della scuola di Jokela a Tuusula è entrato nell’istituto che frequentava armato di una pistola. In poco più du 20 minuti aveva ucciso 10 persone e ne aveva ferite altre 12. A neanche un anno di distanza un episodio simile si verificò in un’Università di Kauhajoki dove uno studente della stessa Università aveva fatto irruzione nell’aula dove i suoi compagni stavano facendo un esame e aveva sparato più di 200 proiettili uccidendo 11 persone e ferendone altre 3.