Il testo dell’on. Käppeli non lo dice esplicitamente, ma lascia intendere che lo “studio” (virgolette nel testo) possa essere nient’altro che un’operazione di propaganda in favore dell’ultrasinistra. Noi ci limitiamo a pubblicare il testo dell’interrogazione, il lettore si farà un’opinione.

INTERROGAZIONE AL MUNICIPIO DI BELLINZONA

La settimana scorsa è stata data notizia della pubblicazione di un sedicente “studio” sullo sciopero del 2008 alle Officine FFS di Bellinzona, in sé rivolto a una pagina molto importante della storia della nostra Città, ma che lascia parecchio perplessi sul metodo e sulla conduzione che tale “studio” sembra aver seguito e quindi in definitiva anche sul suo contenuto e risultato finale.

Dello “studio” si era invero già sentito parlare, quando il settimanale Opinione Liberale aveva messo in risalto il fatto che la Città di Bellinzona avrebbe sostenuto finanziariamente tale progetto e che lo stesso – era allora emerso – vedeva la Consigliera comunale MPS Angelica Lepori Sergi, moglie del coordinatore del movimento, in un ruolo di primo piano fra chi se ne stava occupando.

Angelica Lepori Sergi, laureata in storia delle dottrine politiche, dalle pagine del sito della SUPSI risulta infatti essere addirittura la responsabile per il progetto “Lo sciopero del 2008 alle Officine FFS di Bellinzona”, la cui chiusura era prevista il 1.03.2018 (inizio 1.03.2017). Cliccare qui.

È ed era già di per sé discutibile sostenere finanziariamente uno studio rivolto al passato – pur trattandosi di pagine importanti della nostra storia – invece di focalizzarsi al 100% sulle prospettive delle Officine, con la decisa volontà di voler davvero mantenere impieghi qualificati nella regione. Da quanto sopra emergono tuttavia anche parecchi dubbi sull’opportunità del ruolo ricoperto dalla Consigliera comunale MPS in quel progetto e quindi, a ben guardare, anche sul risultato finale ora pubblicato, vista l’attività politica della stessa (già dal 2017 Consigliera comunale per l’MPS e prima anche candidata al Municipio) e le sue posizioni molto critiche in merito a tutto quanto ci sia di istituzionale nel nostro Paese. Ma ovviamente il conflitto di interessi vale sempre e solo per i “partiti di governo”.

A tal proposito formuliamo quindi le seguenti doverose domande:

  1. Corrisponde al vero che la Città di Bellinzona avrebbe sostenuto finanziariamente il summenzionato “studio”?
  2. Se sì, in che misura la Città ha partecipato ai costi e come è stata coperta la parte restante?
  3. Chi ha avuto l’idea di tale “studio”? Che ruolo ha avuto il Comitato “Giù le mani dalle Officine”?
  4. Quale era lo scopo dello “studio”? A quale quesito era necessario dare una risposta e quali indicazioni erano state date in questo senso?
  5. Il Municipio era a conoscenza che lo “studio” sarebbe stato redatto, rispettivamente era in esecuzione sotto la responsabilità della signora Angelica Lepori Sergi?
  • Se sì, come si è posto in merito il Municipio?
  • Se no, almeno da quando la stessa è scesa attivamente in campo nella politica attiva comunale (candidatura al Municipio ed elezione nel Consiglio comunale per l’MPS), non sarebbe stata un’informazione rilevante da dover conoscere, rispettivamente da comunicare da parte di chi si stava occupando del progetto?
  1. Come valuta il Municipio il fatto che lo “studio” sarebbe stato eseguito da un’esponente schierata ed attiva dell’MPS?
  2. Come valuta il Municipio la metodologia e il contenuto dello “studio” infine pubblicato?
  3. Vi sono state delle prese di posizione intermedie da parte del Municipio? Se sì, di quale tenore e con quale risultato?

Si prega infine di fornire copia dello studio, in alternativa di indicare quando potrà essere messo a disposizione dei Consiglieri comunali e di tutti i cittadini a loro insaputa finanziatori di uno studio politicamente schierato.

A nome del gruppo PLR in Consiglio comunale

Fabio Käppeli, Capogruppo