Tragedia in Russia dove 15 persone hanno perso la vita a Shchetinkino, nel bel mezzo della Siberia, regione del Krasnojarsk, a causa del crollo di una diga sul fiume Seiba. Fango, detriti e acqua hanno inondato l’insediamento temporaneo a sud della città dove vivevano 80 operai che lavoravano nella locale miniera dell’oro.

Dalle prime informazioni sembrerebbe che la rottura delle diga sia stata provocata dalle intense piogge di questi giorni, la struttura, che oltre a non essere a norma molto probabilmente era anche abusiva, non ha saputo reggere la forte pressione provocando la tragedia. Fino a poche ore fa 14 operai risultavano dipersi ma ora alcuni media russi hanno riferito che 7 di loro sono stati ritrovati dai soccorritori, che stanno lavorando attivamente sul posto. 14 minatori si trovano invece in ospedale e 3 di loro sono in condizioni gravi.

Al momento del fatto erano le 6 del mattino pertanto l’acqua ha sorpreso i minatori mentre erano ancora addormentati. Da alcune testimonianze sembra che le strutture di quel tipo nella zona siano quattro e i cedimenti strutturali di minore portata sono all’ordine del giorno. Nonostante gli operai avessero riportato più volte la presenza di questo tipo di problemi, nessuno è intervenuto. Ora sarà un’inchiesta del Comitato investigativo russo a dover far luce sulle cause del dramma e sulle responsabilità delle mancata applicazione delle basilari misure di sicurezza.

“L’impianto idrico era stato costruito dalla stessa azienda e credo che siano state violate tutte le regole immaginabili e non immaginabili” ha riferito il capo del governo della regione Yuri Lapshin avanzando così l’ipotesi che le autorità in realtà non sapessero nemmeno dell’esistenza della diga.

Il presidente russo Vladimir Putin ha dato indicazioni ai soccorritori e alle autorità locali di fornire tutto l’aiuto necessario alle vittime della tragedia ed evitare tutti i costi che la catastrofe possa coinvolgere anche gli agglomerati urbani che si trovano nelle vicinanze.