È iniziato lo spoglio delle schede per il rinnovo delle Camere federali e nelle prossime ore si conoscerà la composizione finale del nuovo parlamento. Oltre 5 milioni di elettori avente diritto hanno votato in quasi tutti i cantoni con il sistema proporzionale, ad eccezione di quei cantoni che dispongono di un unico seggio i quali applicano il sistema maggioritario. 200 sono i seggi da assegnare per il Consiglio nazionale, e 46 quelli del Consiglio degli Stati dove la maggior parte dei cantoni ha due rappresentanti.

Di nuovo c’è che quasi un terzo dei candidati ha meno di trent’anni e che oltre il 40% di tutti i candidati è rappresentato dalla presenza femminile, rispetto al 34,5% delle elezioni federali del 2015.

Il dibattito politico delle precedenti elezioni 2015 era dominato dai temi sui rifugiati che hanno dato una spinta ai populisti di destra. Quest’anno l’attenzione si è concentrata principalmente su tre temi: l’ambiente, dove esistono forti preoccupazioni per i cambiamenti climatici, per le emissioni di CO2 e l’impatto del riscaldamento globale; le relazioni con l’Unione europea, dove Berna e Bruxelles sono ancora in un vicolo cieco per un nuovo trattato UE-Svizzera; e i diritti delle donne, dove la Svizzera è in ritardo rispetto ai vicini europei sia per l’uguaglianza salariale che per la rappresentanza nel mondo degli affari e della politica.

Gli ultimi sondaggi di opinione indicavano uno spostamento a sinistra per la richiesta di politiche più rigorose per una svolta ecologista e il rilancio dei negoziati sul trattato con l’UE. Un’analisi condotta dal quotidiano Neue Züricher Zeitung, ha rilevato che la maggior parte dei candidati hanno radici più progressiste rispetto a quelli di quattro anni fa.

Questa tendenza pare confermata dall’analisi dei primi risultati parziali.

A Ginevra guadagnano parecchi voti i Verdi che secondo le ultime proiezioni hanno raggiunto il 23.7%, seguiti dal PLR (17.9%) e dai socialisti (15.4%). Nei Grigioni pare che l’UDC stia perdendo uno dei seggi mentre PBD il suo unico mandato. Ad approfittarsi della situazione sarebbero i PLD e i Verdi liberali. Riconfermati intanto al primo turno Stefan Engler del PPD e Martin Schmidt del PLR.

Per quanto riguarda il Ticino, secondo le proiezioni pubblicate dalla RSI, i candidati con maggiori chance nella corsa al Nazionale sono Rocco Cattaneo e Alex Farinelli (PLR), Lorenzo Quadri e Roberta Pantani (Lega), Marina Carobbio Guscetti per il PS e Marco Chiesa per l’UDC. Il secondo seggio del PPD è fortemente a rischio, secondo alcune proiezioni sarebbe perso.

CONSIGLIO DEGLI STATI (ore 14.40)  Risultato parziale: Lombardi in testa, poi Chiesa, Carobbio, Merlini, Ghiggia e Gysin. Chiesa va forte e Ghiggia sembra battuto, Merlini appare in seria difficoltà.

La decisione cadrà al secondo turno ma il primo sta fornendo indicazioni significative.