Il PLR difende i due seggi al Nazionale, ma il bilancio elettorale è in chiaroscuro
La vittoria dei Verdi conferma la necessità di impegnarsi con metodo liberale per l’ambiente

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Approfittiamo del comunicato ufficiale del PLR per inserire alcune nostre considerazioni personali sull’elezione nel Ticino.

AL NAZIONALE E AGLI STATI

  • La congiunzione di Melide ha funzionato (cosa di cui si poteva anche dubitare). Ha funzionato soprattutto grazie al pessimo voto della Lega, solo in parte compensato dalla progressione dell’UDC.
  • Il risultato più importante per il PLR in questo 20 ottobre (il comunicato non lo dice ma non è grave, poiché possiamo farlo noi) è lo spostamento di un seggio dall’area di Destra all’area di Sinistra. Per la Lega il colpo è duro.
  • Poiché questa perdita, combinata con la brutta prestazione di aprile, può essere interpretata come l’inizio di una parabola discendente della Lega. Molti voti si stanno liberando e altri potranno liberarsi in un non remoto futuro. Il PLR a causa dei Populisti ha sofferto più di tutti. E ad un’azione di recupero il PLR è il più interessato di tutti.
  • La Congiunzione decisa il Primo agosto aveva un secondo scopo: ottenere dal PPD un aiuto efficace in favore di  Giovanni Merlini nell’insidioso ballottaggio agli Stati, che comincia oggi.
  • Il piazzamento di Merlini, solo terzo dietro Lombardi e Chiesa, e quasi alla pari con Carobbio, è mediocre e preoccupante, ma naturalmente la partita non è chiusa.
  • Carobbio oggi è pienamente in gara (con la sua area immersa in uno stato di esaltata euforia). Non è logico che i suoi aiutino Merlini come aiutarono Abate nel 2011 (per stroncare Morisoli). Si ritroverebbero con un Lombardi-Merlini e un pugno di mosche.
  • Il PPD si è miracolosamente salvato (Dio è dalla loro parte e in ciò risiede il loro vantaggio sugli atei). È stato salvato dal PLR e dunque dovrebbe votare Merlini.
  • Su chi potrà contare Marco Chiesa? (Oggi l’abbiamo incontrato al Talkì, un bar di Agno che non conoscevamo. Tutti gli battevano le mani e lo festeggiavano). Sui leghisti feriti e amareggiati? Sui liberali contrari all’ “inciucio”? Su aree sovraniste annidate nei partiti borghesi?
  • Molto dura, diremmo addirittura eccessiva, la sconfitta di Ghiggia, che ha pagato sì la magistrale carognata del Caffè, imboccato da chissà chi, ma anche il disimpegno e lo sconcerto leghista.

I LIBERALI IN GARA AL NAZIONALE

  • Eccellente Farinelli che noi, pur non capendo niente, davamo come chiaro favorito.
  • Tutto sommato mediocre il risultato dell’uscente ed ex presidente del partito Rocco Cattaneo.
  • Valida terza – ma chiaramente battuta – Natalia Ferrara, che ha condotto una campagna martellante ed estenuante (per sé). Noi la troviamo irritante (ci perdonerà) ma siamo pronti a riconoscere la sua competenza, la sua capacità di argomentare e la sua verve. Tuttavia, quel suo vezzo di atteggiarsi a vittima/carnefice della Lega è qualcosa di ostinato e perdente. Strano che non se ne renda conto. Comunque coraggiosa e brava.
  • Quarta Karin Valenzano Rossi, che avrà verosimilmente un ruolo importante nell’aprile 2020.

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Nonostante una leggera perdita di elettori, che non giunge inaspettata alla luce della situazione politica generale, il PLR è deluso perché sperava in un esito migliore a queste elezioni federali. Malgrado tutto, siamo riusciti a mantenere i 2 seggi al Consiglio nazionale e a rimanere la prima forza politica del Cantone. La lotta per mantenere il seggio al Consiglio degli Stati con Giovanni Merlini si annuncia aperta e particolarmente combattuta. Il bilancio è quindi in chiaroscuro. Il risultato elettorale dei Verdi dimostra che la popolazione si aspetta soluzioni nella politica ambientale e climatica. Il PLR si impegnerà a lavorare per trovare soluzioni liberali che ci permettano di raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima. Faremo in modo che queste soluzioni siano realistiche e sostenibili, concentrandoci sull’innovazione e sul progresso e creando una maggiore trasparenza dei costi. C’è un secondo round da giocare e soprattutto da vincere. Sosteniamo Giovanni Merlini. Sosteniamo un Ticino credibile, autorevole e coerente a Berna!

Affrontiamo i temi ambientali con metodo liberale
Oggi hanno vinto a livello nazionale i partiti che puntavano sulle tematiche ambientali. Questo è l’appello della Svizzera a prendere sul serio la politica ambientale e climatica. Il PLR avrà un ruolo centrale nella prossima legislatura, sempre con la convinzione di portare avanti una politica liberale basata sull’innovazione, sulla verità dei costi e sugli incentivi. Siamo convinti che il rafforzamento della nostra politica ambientale adottata sul piano nazionale nel giugno 2019 sia stato un passo giusto. In caso contrario, la nostra perdita di consensi sarebbe stata nettamente superiore. Tuttavia, riconosciamo la necessità di rendere le nostre idee ancora più comprensibili. Questo compito ci motiva per la prossima legislatura.

La corsa agli Stati
Sapevamo che la battaglia per il Consiglio degli Stati sarebbe stata dura e non ci sorprendono questi risultati molto tirati. Giovanni Merlini è e resta la persona giusta per rappresentare il Ticino alla Camera alta. Una persona capace, autorevole e coerente. Come ticinesi dobbiamo mobilitarci per garantire al nostro Cantone una rappresentanza qualificata, composta da Filippo Lombardi e Giovanni Merlini. È la conferma che dobbiamo combattere se vogliamo portare a Berna i nostri valori, sarebbe un “suicidio politico” mandare agli Stati due rappresentanti ticinesi che hanno posizioni opposte: i loro voti si annullerebbero.

L’obiettivo della congiunzione è stato raggiunto
Bixio Caprara, presidente: “Avevamo messo in conto una certa flessione a livello di voti a seguito della decisione di congiungere le liste per il Nazionale con PPD e Verdi Liberali. La congiunzione con il PPD ha comunque raggiunto il suo obiettivo, visto che i 4 seggi al Centro sono stati conservati. Adesso l’attenzione si sposta sulla corsa al Consiglio degli Stati, dove dovremo combattere per sostenere al meglio il nostro Giovanni Merlini per portare a Berna un Ticino che sappia farsi ascoltare e che porti avanti il valore della concordanza. Faccio i miei complimenti ad Alex Farinelli e Rocco Cattaneo per il brillante risultato e ringrazio tutti i nostri candidati, che si sono dimostrati di grande spessore ed elevata qualità”.

Partito liberale radicale