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Il tema che più dovrebbe preoccupare chi fa politica e chi opera nel mondo dell’informazione, anche alla luce delle recenti votazioni cantonali e nazionali, è senza dubbio il calo di partecipazione al voto e l’espressione nell’urna della scheda bianca.

Perché la gente decide di non più andare a votare? Perché la gente vota scheda bianca?
Sarebbe veramente banale, e anche un po’ stupido, tentare di banalizzare e relativizzare il fenomeno, come purtroppo fanno gli esponenti dei maggiori partiti che, parlandosi addosso, non vogliono chiaramente affrontare il problema essendone loro stessi la causa.

Se la gente non va più a votare o vota scheda bianca è semplicemente perché (sia livello cantonale che a livello nazionale) occorre cambiare il sistema; sistema che si è ormai incancrenito e continua a girare su se stesso, quasi per inerzia. Come mai a livello cantonale, regolarmente, si accenna al sistema maggioritario e poi, passate le elezioni, nessuno ne parla più?Come mai al livello nazionale, tutti parlano di “formula magica” ormai desueta e poi, passate le lezioni, a tutti va bene così?

Se votare diventa sempre più una ricorrenza (inutile?) senza più sostanza e con gli stessi attori, media e politici, che ne parlano per una settimana e poi tutto finisce lì, la percentuale al voto è destinata alla diminuzione e la democrazia (termine abusato) è messa fortemente in dubbio. La cosiddetta democrazia non significa semplicemente avere la possibilità di votare e proprio il calo di partecipazione è lì a dimostrarlo.

Per discutere e riflettere su questi e altri aspetti importanti, la società civile deve mobilitarsi, per questo è nato il “Movimento d’opinione Scheda Bianca” (non ci interessano assolutamente i voti ma le opinioni) poiché il fenomeno dell’astensione deve preoccupare tutti, trovando delle vere risposte ai perché e non i soliti “rinvii”.
Il nostro movimento, prossimamente, si farà promotore di contributi attraverso i media e con serate pubbliche aperte a tutti coloro che non si rassegnano.

Chi fa bella mostra degli specchietti semantici per le allodole come “bene comune”, “ obbiettivi condivisi”, “collettività”, “interessi di tutti”, troppe volte, vuole perseguire gli interessi propri e quelli dei propri sodali.
Molta gente pare l’abbia capita ed ecco allora le percentuali di astensione al voto.
Nei prossimi giorni ci doteremo di una casella postale e lo comunicheremo.

Per il “Movimento d’opinione Scheda Bianca”

Donatello Poggi, Giornico

Mario Jermini, Breganzona