Quella sera del 28 giugno al Palazzo dei congressi (presentazione della lista per le Federali) sembrava che le divergenze si fossero appianate. Al mattino la Regione (!) aveva pubblicato un’ampia intervista a Bertini e, in apertura di seduta il presidente Caprara rese noto a tutti che il Vicesindaco si sarebbe candidato nel 2020.

Il 5 aprile dista da noi meno di cinque mesi, in pratica siamo già in campagna elettorale. La Lega e l’UDC faranno una lista unica per il municipio e per il PLR sarà un’impresa batterla.

Questi i numeri del 2016.  Lega-UDC 37,3 %   PLR  31,4 %. I recenti risultati del Nazionale (20 ottobre 2019) sono ancora più allarmanti, anche se non ben confrontabili, perché si tratta di un’elezione che risponde a dinamiche diverse.

In ogni caso Bertini è il candidato di gran lunga più forte (per fare un esempio, 2016 : Bertini 13025, Badaracco 8366) e senza di lui non si va da nessuna parte. Ma, come ha assicurato, ci sarà.

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MICHELE BERTINI  «In generale, vedo un PLR che non sa parlare alla popolazione. Non possiamo far finta di nulla e ignorare le preoccupazioni dei cittadini. È così da anni. C’è un sentimento paternalistico a mio modo di vedere sbagliato. Non bisogna alimentare le paure della gente, ma non bisogna neppure ignorarle.»

«Quell’entusiasmo che si era creato dopo le Cantonali del 2015 e le Comunali del 2016 è stato dilapidato.»

«Negli ultimi tre anni, per ragioni che non mi spiego, sono stato messo da parte dai vertici del partito. Ho dunque ricalibrato la mia vita tenendo l’impegno politico a Lugano. Impegno che intendo proseguire anche nella prossima legislatura se gli elettori lo vorranno. Io la mia parte per il PLR la sto facendo».