L’UP del PLR luganese prende posizione sull’attacco di Zali e Borradori alla capogruppo liberale Karin Valenzano Rossi.

Riprendiamo il testo dal web poiché non l’abbiamo ricevuto (ci chiediamo se ciò abbia un significato particolare).

Questo golgota di Lugano Airport si è trasformato in uno psicodramma incontrollabile. Nell’imminenza di scadenze cruciali i toni si sono fatti “selvaggi”. A questo punto di buono c’è poco. Ma potrebbe accadere questo: la soluzione “oltranzista” si impone in consiglio comunale, viene lanciato il referendum, e la popolazione decide.

Non sappiamo se sia la soluzione perfetta e non sappiamo se il popolo abbia sempre ragione. Ma sarebbe una decisione conforme ai nostri princìpi democratici.

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“Inaudito attacco perpetrato dall’On. Zali, dall’On. Borradori e dal Gruppo LEGA in Consiglio comunale nei confronti della Capogruppo PLR, che nella sua funzione di membro della commissione della gestione, con responsabilità, ha redatto e sottoscritto (peraltro condiviso da altri commissari) un rapporto in pieno appoggio dell’aeroporto, sollevando con serietà dubbi legittimi sulla gestione dello scalo aeroportuale e ponendo condizioni chiare per l’utilizzo di ingenti fondi pubblici. Criticità, a suo tempo già indicate dalla Commissione della Gestione e anche recentemente dall’Ufficio Presidenziale PLR Lugano”.

“Sono dunque inaccettabili e di tutt’altro spessore l’approccio alle responsabilità personali ed ai conflitti d’interesse sollevati da chi siede negli esecutivi e contemporaneamente nel CdA di una società di proprietà del Comune (sic!). Chi ora attacca, additando la nostra Capogruppo in merito a un conflitto d’interesse, di cui non viene spiegato in cosa consisterebbe e nonostante già da tempo fosse stato vagliato ed escluso proprio dai servizi della Città, dimentica il proprio ruolo istituzionale e quello dei propri rappresentanti, cadendo in un bieco attacco personale”.

“Riteniamo profondamente inopportuno, che nel momento cruciale per la sopravvivenza ed il rilancio, intelligente e sensato, non utopico, l’argomento “aeroporto” venga sfruttato ai soli fini propagandistici di campagna e di mero tentativo di discreditare chi non è allineato con il loro credo. Ora – e ancora sempre in attesa del regolamento sulla governance delle società partecipate – ci chiediamo semplicemente, “ma il vero conflitto d’interesse dove è”?”

PLR Lugano