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LORENZO QUADRI   È curioso come, dal ballottaggio di domenica scorsa, PLR e PPD si sforzino, nella loro narrazione, di ripudiare il PS. Ma il PS non è un “corpo estraneo”, bensì una ruota del triciclo PLR-PPD-PS.

Come detto a più riprese prima del 20 ottobre, sul tema fondamentale per il futuro della Svizzera e del Ticino, ovvero i rapporti con l’UE, la contrapposizione non è tra tre blocchi, bensì tra due: quello “sovranista” di Lega/Udc e quello euroturbo del triciclo PLR-PPD-PSS. Dunque, entrambi i blocchi hanno un rappresentante agli Stati: Chiesa per Lega/Udc, Carobbio per il Triciclo.

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Più che sensato. Io stesso ho parlato più volte di “finta simmetria”. Tra la Sinistra e la Destra c’è il Centro (che soffre sotto la pressione degli “estremi”). Rispetto al tema centrale (il rapporto con l’UE, la sovranità della Svizzera) una formalizzazione del genere è del tutto ingannevole, polvere per gli orbi.

I cittadini elettori l’hanno capito? Beh, in una parte sufficiente Sì. Sufficiente a che? A eleggere Chiesa.

Personalmente avrei preferito Filippo Lombardi (confermato per la sesta volta) a Marina Carobbio. Ma il risultato Chiesa-Carobbio (lo ammetto) è molto più significativo e assume un aspetto simbolico di Rifiuto dello Status Quo. È, in un certo senso, “rivoluzionario”.

La Destra ha dunque vinto? Sì, ed è stato un successo spettacolare. Ha anche perso? Sì, al Nazionale.

Su Accordo quadro e Libera circolazione la destra può vincere in parlamento? No. Potrà salvarsi in votazione popolare? Questo è il punto cruciale! Se rispondo no, tutti mi daranno del disfattista. E allora dico: chissà.

Non ci si batte con la certezza di vincere ma perché si crede nella bontà della causa.