Incidente diplomatico serio con lo Sri Lanka, dove una dipendente dell’ambasciata svizzera di Colombo è stata sequestrata da persone la cui identità non è nota e interrogata per alcune ore su quelle che sono state definite informazioni sensibili. La donna sarebbe stata rapita con un furgone bianco.

Le autorità elvetiche hanno definito l’accaduto come un “attacco grave e inaccettabile”, lo ha riferito Pierre-Alain Eltschinger, portavoce del DFAE. L’ambasciatore dei Sri Lanka è stato infatti chiamato dal DFAE per avere chiarimento sull’accaduto.

Anche se le motivazioni del sequestro non sono ancora chiare, sembrerebbe che l’oggetto dell’interrogazione durata due ore sarebbe stata la presunta fuga in Svizzera di un importante funzionario dello Sri Lnka di nome Nishantha Silva. Secondo quanto riferito dal Neue Zürcher Zeitung l’uomo avrebbe indagato a lungo sul potente clan politico dei Rajapaksa, in particolare su episodi di corruzione e grave violazione dei diritti umani che sarebbero avvenuti nello Sri Lanka durante il governo di Mahinda Rajapaksa, precedente presidente oggetto delle indagini del funzionario. Silva avrebbe richiesto asilo politico alla Svizzera a distanza di una settimana dall’elezione a capo dello stato di Gotabaya Rajapaksa, il fratello di Mahinda. Per adesso la segreteria di Stato per la migrazione non ha confermato la notizia.

Secondo quanto riporta NNZ durante il regime Rajapaksa numerosi critici del governo e giornalisti sono stati uccisi oppure sono scomparsi senza lasciare traccia. Tra i casi più clamorosi indagati da Silva è citata la scomparsa del vignettista e attivista per i diritti umani Prageeth Eknaligoda, nonché il rapimento da parte dell’esercito di 11 adolescenti con conseguente richiesta di riscatto ai genitori. Secondo le indagini, nonostante il riscatto fosse stato pagato, tutti i rapiti furono uccisi.

E anche in questi giorni la situazione nel paese è estremamente tesa, soprattutto dopo le dichiarazioni del nuovo presidente che intende fare guerra a chiunque gli si opponga. La RSI ha riportato le seguenti parole della giornalista Chiara Reid: “La polizia ha setacciato almeno due redazioni di giornali, sequestrando i computer dei giornalisti, finiti sotto interrogatorio. Non solo, il Governo ha pubblicato una lista di 404 nomi di effettivi della polizia, che non possono lasciare il paese. Tra loro figurano anche diverse persone che stavano indagando sulla famiglia Rajapaksa e su possibili crimini commessi, legati ad assassini e corruzioni”.