Norvegese antiislamico brucia Corano, Il Ministro Pakistano convoca l’ambasciatore Norvegese. L’islamista che ha fermato il norvegese viene ora acclamato come un eroe in tutto il mondo islamico

Norvegia. Il gruppo SIAN (Stop Islamizzazione della Norvegia) organizza una marcia antiislamica. Un manifestante, Lars Thorsen, al termine della marcia, scavalca la recinzione di sicurezza con tre copie del Corano in mano: due finiscono nella spazzatura, la terza, con gesto plateale e provocante, viene arsa.

Di fronte alla manifestazione dei norvegesi c’è un gruppo di palestinesi islamici che rispondono con minacce alle provocazioni. Al gesto di Lars Thorsen, Qusai Rashed, che avrebbe ventitré anni e risiede a Kristiansand, scavalca anch’egli la recizione di sicurezza per aggredire Lars Thorsen e strappargli di mano il Corano in fiamme.

La polizia, fino ad allora ferma, è costretta ad intervenire, per fermare la colluttazione.

Poco dopo, il ministro degli Affari Esteri del Pakistan, convoca l’ambasciatore norvegese per esprimere la propria preoccupazione per “i sentimenti feriti di 1,3 miliardi di musulmani in tutto il mondo” chiedendo che la Norvegia sanzioni Thorsen.

In tutto il mondo islamico, nel silenzio generale dei media, sorgono chiassose acclamazioni per il giovane islamista che viene ora visto come un eroe del mondo mussulmano.

L’accaduto fa così tornare a riflettere sui rapporti di libertà d’espressione, laicità o al contrario, coincidenza piena e rischiosa di religione e stato.

Le immagini che pubblichiamo sono screen di Youtube di siti mussulmani inneggianti all'”eroismo” di Qusai Rashed.