Sandrine Eichenberger nasce a St Loup Pompaples il 24 marzo 1969. Ha una giovinezza normale e serena, studia in Inghilterra e a Losanna, lavora presso un dentista e al celebre CHUV.

Poi intraprende una serie di viaggi e le sue mete sono lontane: Siria, Tailandia, Australia, Nuova Zelanda, Sudamerica, Giamaica. Sandrine va alla scoperta del mondo.

Ritorna in Svizzera e nel 1997 nasce Adrien, nel 2000 Joan. Due anni dopo la sua vita viene sconvolta da una grave malattia. Si avvicina a suo padre e si stabilisce nel Ticino. Affronta con coraggio le dure prove della vita, ma il suo stato non migliora.

Le sue notti sono spesso insonni e nella sua pittura appassionata trova sollievo alla sua pena. I suoi colori sono il blu della tristezza, ma talvolta anche il giallo/rosso di un’effimera gioia.

L’11 gennaio di questo stesso anno Sandrine improvvisamente ci lascia. Lascia una vita difficile ma sempre vissuta con amore, lascia i suoi figli e suo padre; ereditiamo la sua arte. Questa è la prima mostra di Sandrine, artista autodidatta di talento. Jacques, il suo papà, le ha scritto:

Je ne suis pas loin, et la vie continue!
Je suis les mille vents qui soufflent, je suis la douce pluie d’automne.
Je suis l’étoile qui brille la nuit.

Come di consueto gli ospiti sono stati accolti della sede della IBC Ticino in via Balestra dal direttore Piermichele Bernardo e da Zahra Rusconi, abile e competente organizzatrice dell’evento.

Era presente il padre dell’artista Jacques Eichenberger, accompagnato dai nipoti Adrien e Joan.