Il primo ministro Boris Johnson intende introdurre, a partire da gennaio 2021, un nuovo sistema di immigrazione a punti basato sullo stile australiano che consenta di controllare gli europei che entrano ed escono nel Regno Unito. Le nuove norme prevedono l’obbligo di ottenere un visto elettronico online almeno tre giorni prima dell’ingresso e non sarà più valido l’utilizzo della sola carta d’identità.

Per competere con l’Unione europea, Johnson propone un sistema di visti che attirino i migliori laureati di tutto il mondo. Già ad agosto, difatti, aveva dichiarato la sua intenzione di voler eliminare il limite ai visti d’ingresso per i migranti altamente qualificati, attualmente circoscritto in 2 mila l’anno, e rendere più facile con decisioni rapide il sistema per gli scienziati e per le loro famiglie per vivere e lavorare in Gran Bretagna. Stessa cosa per il lavoro dei medici e infermieri. Infatti attualmente il servizio sanitario manifesta una forte preoccupazione ad attrarre personale di cui ha bisogno dopo l’uscita del paese dall’UE. In quest’ultimo caso viene previsto il dimezzamento del costo del visto d’ingresso e il rimborso della tassa sanitaria sull’immigrazione. Un trattamento preferenziale rispetto ad altri lavoratori.

“Vogliamo che il Regno Unito sia una calamita per i migliori e i più brillanti, con percorsi speciali organizzati con programmi di visto personalizzato per i nuovi migranti che colmeranno la carenza dei nostri servizi pubblici, costruiranno le aziende, le innovazioni del futuro e gioveranno al paese per gli anni a venire”, ha detto Boris Johnson.

La prof.ssa Dame Kinnair, amministratore delegato del Royal College of Nursing, ha dichiarato che la difficoltà a formare abbastanza infermieri sta lasciando il servizio sanitario e l’assistenza sociale a corto di personale costringendo a reclutarlo all’estero. Alcune critiche a questa politica sono state sollevate in merito a tutti gli altri lavoratori che fanno parte del personale vitale per un ospedale, come ad esempio cuochi, addetti alle pulizie e facchini, i quali sembra che non abbiano gli stessi diritti per portare la propria famiglia in Gran Bretagna.

Secondo Johnson, chiunque voglia fare un viaggio nel Regno Unito, che sia per affari o per vacanza, deve avere un’autorizzazione per tempo prima della partenza ed essere in possesso del passaporto. Il nuovo piano prevede inoltre la possibilità di negare l’ingresso a chi ha precedenti penali.

A sole due settimane dalle elezioni, Johnson vuole ribadire la sua campagna elettorale basata sull’anti-immigrazione e sul controllo dei confini. Gli ultimi sondaggi danno il partito dei conservatori al 43% seguito dai laburisti al 31% e dai liberali democratici al 14%. Verdi ed altri partiti al 10%. Un dato che emerge è che sono in calo gli elettori a favore della Brexit.

Chiaramente tutto questo in caso di vittoria dei conservatori alle imminenti prossime elezioni e sperando dunque soprattutto in un’ampia maggioranza parlamentare. Altrimenti Johnson dovrà indire un secondo referendum nella più totale confusione.