Emilio Fede, noto giornalista e conduttore delle reti Mediaset, ex direttore di Rete 4, a poche settimane dal ricovero in ospedale, in seguito a una brutta caduta si racconta alla trasmissione radio “I Lunatici”.

“Vivo il Natale con estrema amarezza e malinconia, Non lo meritavo. Uscirò semilibero ad aprile, quando compirò 89 ani. Una persona di quasi 90 anni ai domiciliari: vi rendete conto?” poi il conduttore ha concluso “la morte non mi fa paura, ma mi fa incazzare. So nella mia mente che morirò a 90 anni, mi sto preparando.”

Condannato per il 15 aprile scorso per “favoreggiamento della prostituzione” in merito al caso dell’Olgettina, l'”harem” di Silvio Berlusconi, Fede si dice rispettoso della condanna che gli ha assegnato 4 anni e 7 mesi di reclusione, con la suddetta accusa, ma si dice anche amareggiato, poiché “al 90%” – ha precisato – “morirò a 90 anni ai domiciliari: altrimenti dovrei arrivare a 93 anni per ritornare ad essere un uomo libero”.

“La gente”, ha continuato l’ex direttore, mi mostra vicinanza. “Sono anche andato a porgere una preghiera a Wojtyla.”

Accusato di complicità negli affari di prostituzione svoltisi durante le cene eleganti ad Arcore, per le quali era stata condannata in primis  anche la “mezzana” Nicole Minetti, ex consigliera regionale lombarda del PDL, condannata a 2 anni e 10 mesi, Fede era stato condannato in via definitiva già il 7 maggio 2018, sia per favoreggiamento della prostituzione che per induzione tentata.

Aveva detto che avrebbe chiesto la grazia a Mattarella, tentativo di cui oggi annuncia la rinuncia, pur confermando la sua “psicologica frantumazione”.