Roma. Dopo le dimissioni del ministro dell’Istruzione Fioramonti, Il Presidente del Consiglio Conte separa l’Università dalla Scuola e crea così due ministeri invece di uno: anche il Presidente della Repubblica Mattarella, avendo in passato esercitato la carica di ministro dell’Istruzione, si sarebbe trovato d’accordo con la decisione del premier di affidare un singolo ministero all’università e alla ricerca (il MIUR).

Così Lucia Azzolina, (Movimento Cinque Stelle) si trova catapultata a ministro della Scuola, 37 anni, deputato al primo mandato, già sottosegratario dell’ex Fioramonti. Si occuperò del decreto scuola che prevede l’assunzione di 24mila nuovi insegnanti, ai quali dovrebbero aggiungersi 9mila nuovi insegnanti per coprire i posti vacanti degli insegnanti andati in pensione con quota 100, per i quali Azzolina ha previsto il decreto – poco condiviso dai sindacati – secondo cui non potranno chiedere trasferimento per i primi 5 anni, restando in quel tempo, nella stessa sede dove hanno iniziato a insegnare.

Azzolina è stata insegnante di storia e filosofia ed è anche avvocato, essendo laureata anche in diritto. Laureatasi a Catania e a Pavia si è trasferita al Nord, e ha insegnato in Liguria dal 2008. Si vocifera molto del suo concorso da preside, passato sì, ma con zero in informatica e cinque in inglese. Vero è che si fanno le pulci a persone con due lauree e si accettano ministri con la terza media. Ma il governo è lo stesso, dopotutto, e risponde alla norma “il mondo è bello perché è vario” (bello? mah…).