È iniziato oggi il processo che vede sul banco degli imputati l’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein. A distanza di due anni dallo scandalo che ha portato alla luce le molestie e gli abusi sessuali messi in atto dall’uomo nel corso della sua carriera, da oggi e per le prossime sei settimane Weinstein sarà processato alla Corte Suprema di New York.
I 120 posti destinati al pubblico sono stati occupati sin dalle 7 del mattino. Harvey Weinstein è arrivato in tribunale sofferente, invecchiato e con l’aiuto di un deambulatore. Ad attenderlo fuori decine e decine di donne con cartelli di protesta.

Il caso era scoppiato quando nel 2017 il New York Times si fece portavoce delle prime accuse rivolte al gigante hollywoodiano. Da allora circa 80 donne tra attrici, segretarie, assistenti hanno parlato degli abusi subiti dall’uomo. Tra loro anche nomi famosi come Salma Hayek, Angelina Jolie e Uma Thurman.

Delle donne che lo hanno denunciato, 30 sono scese a patti con il produttore cinematografico che ha sborsato 25 milioni di dollari per mettere fine ai procedimenti contro di lui. Ma nelle prossime settimane dovrà affrontare la testimonianza di due vittime che hanno rifiutato l’accordo e rischia di essere condannato all’ergastolo.

Una delle due donne è l’assistente di produzione Mimi Haleyi che afferma di essere stata costretta da Weinstein a praticargli sesso orale contro la sua volontà. I fatti risalterebbero al 2006. La seconda vittima invece, rimasta anonima, accusa Weinstein di averla stuprata nella camera di un hotel nel 2013.  L’accusa più grave rivolta a Harvey, oltre ad atti sessuali criminali e stupro, è quella di predatore sessuale, ovvero uno stupratore recidivo.

Nonostante le numerose denunce pubbliche, molti casi non saranno mai trattati in tribunale perché accaduti troppi anni fa ma alcune delle donne che hanno parlato nell’ambito del movimento #MeToo testimonieranno in tribunale. Tra loro l’attrice Anabella Sciorra e altre tre donne la cui identità è sconosciuta.