Famosissima è la scena della macchia, nella quale Lady Macbeth, divenuta regina, da sonnambula lascia sgorgare dal suo cuore tutto il male che vi si annida. L’atroce consapevolezza del delitto compiuto ma forse anche un rimorso, nell’animo della donna che istigò il marito all’assassinio del buon re Duncano (“Chi poteva pensare che il vecchio avesse in corpo tanto sangue?”). Dall’Atto V della tragedia shakespeariana.

Johann Henrich Füssli (immagine Wiki commons)

MEDICO Veglio con voi da due notti ma non vedo conferme al vostro racconto. Quando ha camminato l’ultima volta?
DAMA Da quando sua maestà è andato a campo, l’ho vista più volte alzarsi dal letto,  gettarsi la vestaglia sulle spalle, aprire lo scrittoio, prendere un foglio,  piegarlo, scriverci sopra, leggerlo, poi sigillarlo e tornarsene a letto: tutto nel sonno più profondo.
MEDICO Gran turbamento nella natura, beneficiare del sonno e insieme compiere gli atti della veglia. E in quest’agitarsi da sonnambula, oltre a camminare e a far cose, le avete  sentito dire qualcosa, qualche volta?
DAMA Signor mio, cose che non riferirò di lei.
MEDICO A me potete; anzi è proprio il caso di farlo.
DAMA Né a voi né ad altri: non ho testimoni per confermare ciò che dico. – Entra Lady Macbeth con un candeliere. – Guardate! Ecco che viene. Proprio così usa fare. E in pieno sonno, sull’anima mia. State a vedere, ma nascosto.

MEDICO Dove ha preso quel candeliere?
DAMA Beh, lo aveva accanto. Vuol sempre luce accanto, è un ordine.
MEDICO Ha gli occhi aperti, vedete?
DAMA Sì ma i sensi sono chiusi.
MEDICO E ora che fa? Guardate, si strofina le mani.
DAMA È un gesto abituale, come cercasse di lavarsele. L’ho vista farlo un quarto d’ora filato.
LADY MACBETH C’è ancora una macchia qui.
MEDICO Sentite, parla! Mi voglio segnare cosa dice, per ricordarmene meglio.
LADY MACBETH Via, macchia maledetta! Via, dico! Un tocco, due: andiamo, è ora di farlo. L’inferno è tetro! Vergogna, signore, vergogna! Un soldato, aver paura? Perché temere che si sappia, se nessuno può chiamarci a dar conto, noi potenti? Però chi poteva pensare che il vecchio avesse in corpo tanto sangue?
MEDICO Avete sentito?
LADY MACBETH Il barone di Fife aveva una moglie: ora dov’è? Ma queste mani non saranno mai pulite? Basta, monsignore, basta. Rovini tutti con questi eccessi.
MEDICO Così, così. Avete saputo ciò che non dovreste.
DAMA È lei a dire ciò che non doveva, non c’è dubbio. Dio sa quel che ha passato.
LADY MACBETH Ancora puzzo di sangue, qui. Tutti i profumi d’Arabia non tergeranno questa piccola mano. Oh! Oh! Oh!
MEDICO Che sospiri! Ha il cuore pieno d’angoscia.
DAMA Non vorrei averlo in petto, un cuore così, che fa indegno tutto il resto.
MEDICO Bene, bene, bene.
DAMA Dio voglia sia bene davvero, dottore.
MEDICO Questa non è malattia da medici. Eppure so di sonnambuli che son morti in santa pace, nel loro letto.
LADY MACBETH Lava le mani; metti la vestaglia; non essere così pallido. Te lo ripeto, Banquo è sepolto; non può uscire dalla fossa.
MEDICO Ah, dunque!
LADY MACBETH A letto, a letto! – Bussano al portone. – Vieni, vieni, vieni, vieni, dammi la mano. Il fatto è fatto. A letto, a letto, a letto.
Esce.