Il corpo senza vita di un bambino africano di 10 anni è stato trovato ieri mattina alle 6.40 ora locale, all’interno del compartimento del carrello di atterraggio di un aereo Boeing 777 della compagnia francese Air France dopo l’arrivo all’aeroporto Charles de Gaulle. È morto per il freddo e per asfissia durante il lungo volo proveniente da Abidjan, dalla costa atlantica meridionale della Costa d’Avorio. Le temperature possono scendere a oltre meno 50 gradi Celsius alle altitudini intorno ai 10 mila metri a cui generalmente volano gli arei che trasportano passeggeri. Il sistema meccanico retrattile che sorregge l’aereo durante le manovre di decollo e atterraggio, si trova nella fusoliera in una zona che a differenza della cabina non è né riscaldata e né pressurizzata.

È stata espressa una forte compassione per questa tragica e inquietante storia che, a parte la tragedia umana, mette in evidenza la scarsa sicurezza dell’aeroporto della principale città della Costa d’Avorio. Ci si chiede infatti come un bambino possa ottenere facilmente l’accesso sul piazzale di sosta che accoglie gli aeromobili. Forse è stato aiutato dalla sua famiglia ma è solo un’ipotesi. Il bambino non è stato ancora identificato e le indagini sono in corso per comprendere tutte le circostanze.

Spesso si sente parlare di clandestini fiduciosi che cercano la via verso l’Europa arrampicandosi nel ventre degli aeroplani ma che il più delle volte sfortunatamente non ce la fanno. Anche se riescono a salire sull’aereo, hanno diversi rischi da affrontare. Le possibilità di sopravvivenza sono davvero ridotte. Oltre al pericolo di rimanere schiacciati dal carrello mentre si chiude in fase di decollo, sono le condizioni climatiche che rappresentano il grande ostacolo. Freddo estremo, basse concentrazioni di ossigeno e accumulo di acidi nei fluidi corporei che possono causare coma o morte.

Un caso del genere era successo nel 2013 in Francia quando un ragazzo è stato trovato assiderato nel carrello di un aereo proveniente dal Camerun. Nel 2012, un migrante 26enne del Mozambico è morto precipitando da un aereo della British Airways proveniente dall’Angola. A luglio dello scorso anno, un giovane clandestino di 25 anni è morto cadendo a terra in un giardino a sud di Londra mentre un aereo della Kenya Airways proveniente da Nairobi era in avvicinamento all’aeroporto di Heathrow. Una borsa, acqua e del cibo sono stati trovati nel compartimento del carrello dell’aereo keniano.

Secondo un rapporto della Federal Aviation Administration, l’agenzia americana che sovraintende ogni aspetto riguardante tutta l’aviazione civile, fino al 2012 si sono nascoste 96 persone durante i voli in tutto il mondo e solo 23 sono sopravvissute.

Anche se la Costa d’Avorio ha potuto realizzare un rilevante processo di espansione economica grazie alle importanti risorse naturali, l’immigrazione illegale verso l’Europa ha avuto una forte impennata negli ultimi anni. Soltanto nel 2017, oltre 9 mila migranti di età compresa tra i 14 e 25 anni sono arrivati in Europa dalla Costa d’Avorio e 1’500 di questi erano minori.

Finora nel Mediterraneo sono morti molti immigrati illegali. Il cielo sta iniziando a seguire l’esempio. Anche se di proporzioni minori, ci stiamo abituando ad una nuova forma di immigrazione clandestina. Secondo il direttore della National Assistance Association Laure Palun, quando non esiste una via di migrazione controllata legalmente, le persone devono nascondersi per raggiungere paesi dove sperare in una vita migliore e questo porta spesso a tragedie.