Ci risiamo! Ahinoi, di nuovo tengono banco solo gossip, presunti colpi di scena, speculazioni su possibili divisioni o faide interne, meglio se conditi con ingigantiti personalismi, esasperate acredini e polemiche. (…) A nessuno sembra importare chi siano i candidati, quali siano le loro idee e i loro progetti per la Città e la cittadinanza.

Tengono banco solo questioni, invero collaterali, che forse una volta senza social, portali, blog ed esasperazione mediatica, accadevano a porte chiuse, sconosciute ai più. (…)

Oggi invece tutto accade in piazza! Non quella vera ma quella asettica e virtuale dei social o ancora nell’arena mediatica, dove ad alzare o ad abbassare il pollice sono interlocutori più o meno estranei alle rispettive dinamiche partitiche, e che dall’esterno calano sentenze o peggio ipotetiche strategie, necessariamente superficiali, poiché prive delle informazioni di dettaglio e conseguentemente di un’analisi con cognizione di causa. (dal CdT odierno)

Karin Valenzano Rossi, candidata PLR al municipio di Lugano

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Karin ha proprio ragione… e anche un po’ torto. Tanto per incominciare certe faide non sono affatto “presunte”. I portali alcune cose le inventano, ma non inventano tutto.

Inoltre, l’interesse che la politica suscita nel pubblico dipende in larga misura da simili schermaglie o conflitti, di persone o di clan. Lo si può deplorare (se proprio si vuole) ma non c’è niente da fare. E la psicologia pesa sull’esito della competizione politica per ben oltre il 50% (valutazione nostra).

I portali e i social esasperano il fenomeno. Ma anche qui non bisogna essere superficiali e sommari. Chi afferma (ad esempio): “Facebook dà un ruolo al buzzurro cretino, che impreca al bar contro l’universo sorbendo il frizzantino, trasformandolo in un comunicatore sociale e politico” (in sostanza il pensiero di Umberto Eco) esprime una verità solo parziale. Se uno ha gli occhi per vedere, su “faccialibro” c’è dell’altro.

Cogliamo l’occasione per augurare a Karin una campagna elettorale ricca di soddisfazioni.