Grande successo a Milano, Palazzo Reale, per la mostra della collezione Thannhauser, donata nel 1963 al Museo Guggenheim, che si protrarrà sino al 1° marzo.

Peggy Guggenheim, mecenate americana,”riunì” artisti quali Picasso e Van Gogh, e altri celebri maestri, molti dei quali da lei conosciuti personalmente.

Nel biglietto è compreso l’accesso a una mostra di (splendidi) gioielli che ricalcano la natura con motivi floreali e animali e all’esposizione delle opere di Vedova, artista polisemico e conturbante.

Entriamo. L’esposizione è affollata da ragazzini, scolaresche e gruppi educativi, alcuni dei quali parlanti solo inglese, che osservano e interagiscono con l’educatrice su quadri di Kandisnskij.

Tra i molti quadri esposti, ci appare un Monet evanescente, in una suggestiva veduta di Venezia dalla Giudecca. Ci domandiamo donde avrà preso l’ombra mirabilmente resa nella laguna…

…Un Van Gogh così cupo, ondeggiante, conturbante, straordinario specchio mentale del più grande degli impressionisti…

…Un Cézanne che rende una natura morta con tocchi mirabili di colore – puro colore – per poi rendere meravigliosamente il vetro del tozzo calice con decise pennellate che danno l’idea perfetta della fusione vetrata tondeggiante.

Infine, nella Sala delle Cariatidi (un tempo “sala degli specchi”, bombardata nel ’44 e mai restaurata), una mostra del tempestoso artista Vedova, che esprime la sua forza artistica in pennellate severe su dischi enormi: una rottura della società, della storia, dell’arte stessa. In nome dell’arte.