di Diego Zanoni

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Questo articolo non mi dà problema, perché se la prende paritariamente con tutti. La “par condicio” ti fa sentire equo.

Il tono del pezzo è “zanoniano”, cioè fortemente sarcastico. Aggiungo (facendo il saggio a buon mercato) che è fin troppo facile infierire quando le posizioni sono a tal punto compromesse. È come sparare sulla Croce rossa.

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immagine Pixabay

Al grido ” basta milioni per l’aeroporto”, la squadra  del: “intanto facciamo casino poi si vedrà'” formata da comunisti, verdi e socialisti, si compiace dei risultati del referendum e, infervorati dal successo di aver convinto al “no”  anime ignare e smarrite,  si crogiolano  cantando  vittoria contro la opposta squadr a degli “scienziati dell’aria” alias:  LASA che al grido ” intanto continuiamo a farci gli affari nostri poi si vedrà”, difendono con audacia e vigore la loro “vacca sacra” dell’aeroporto ora in coma per eccesso di mungitura. Dal bordo campo intanto fremono gli ultras di una e dell’altra squadra che al grido ” ci siamo anche noi” scalpitano bramosi di scendere in campo e partecipare al grande derby del nulla. Una partita giocata senza soluzione di continuità nella quale tutti gli attori in campo sono legati da un unico denominatore comune ovvero: poi che  facciamo?

Nessuno ha progetti concreti, nessuno ha fatto politica di informazione, nessuno ha idee avvalorate da contenuti, nessuno ha soluzioni, nessuno ha competenza nel merito, nessuno ha visione, nessuno ha un business plan coerente, nessuno sa cosa fare o come fare. Unica regola della partita è fare casino, sparare sul mucchio o perseverare nei fallimenti. Per la politica Ticinese un aeroporto deve fare profitti solo perché esiste e se ciò non accade la colpa è dell’Aeroporto, solo due grandi soluzioni: chiuderlo e farci boh! oppure mantenerlo per farci mantenere. Anziché ” basta milioni per l’aeroporto” avrebbero potuto scrivere: ” basta milioni per l’attuale società di gestione”, ” basta milioni per l’aeroporto facciamoci luna park”, “basta milioni per l’aeroporto finanziamo solo progetti seri”, messaggi più concreti insomma, che palesino almeno idee chiare, non banali opinioni più adatte ad una casalinga isterica che a rappresentanti pubblici.

Quando la LASA fu costituita negli attuali asset, nessuno dei promotori del referendum presentò qualche professionista da inserire nel consiglio di amministrazione anzi, non eccepirono nulla e non ci fu alcuna bagarre in consiglio comunale neppure quando il Sindaco ne è diventato presidente. Già allora l’aeroporto era costato decine e decine di milioni e già allora nel 2017 era in crisi nerissima e mi sembra che nessuno degli attuali promotori del referendum si prodigò per fare chiarezza o per convocare sindacati e parti sociali quando centinaia di persone sono state mandate a casa nei vari fallimenti.

La Lasa e l’attuale consiglio di amministrazione hanno dimostrato  assoluta incapacità, non credo ci siano dubbi, ma se non sbaglio tra gli scranni del comune c’erano anche tutti gli attori che oggi bramano vendetta, signori del referendum compresi.  Preferisco di gran lunga una armata Brancaleone come la attuale società di gestione che benché malamente difende un asset strategico come un aeroporto a coloro che lanciano sassi dalla riva sperando di affondare la barca su cui, bene o male, ci sono anche loro.  I problemi vanno risolti con professionalità e competenza non eliminati con  fatalismo e irresponsabile protervia lanciando freccette sperando di fare centro e  convocando all’adunata il popolo solo quando serve. I cittadini pagano le tasse per avere soluzioni, non per assistere a sconclusionate opinioni di questo o quell’altro o per viaggiare bendati  accompagnati per mano da ciechi che non sanno dove andare.

Diego Zanoni