Il 21 gennaio 1793, come oggi ma 229 anni fa, alle ore 10.25 in Place de la Révolution Luigi XVI, 65° re di Francia, periva sotto la lama della ghigliottina. Il suo sangue fu raccolto ma…

Il sangue contenuto nella fiaschetta non sarebbe quello di Luigi XVI, re di Francia dal 1774 al 1792 e ghigliottinato l’anno seguente, malgrado così abbiano indicato precedenti studi. I ricercatori non hanno trovato legami con i discendenti della famiglia Borbone e le descrizioni fisiche del monarca. Il sangue era anche stato legato alla testa mummificata di Enrico IV.

L’analisi del DNA confermerebbe che non si tratta di sangue reale. Una reliquia per secoli attribuita a Luigi XVI si rivela dunque falsa, secondo nuovi studi genetici.

Di conseguenza, questo fa sorgere dubbi su un’altra reliquia : la testa di Enrico IV.
I lavori, condotti da un team del Consiglio nazionale spagnolo per la ricerca, sono stati pubblicati il 24 aprile nella rivista Scientific Reports.

La reliquia in questione è un fazzoletto che intriso del sangue di Luigi XVI dopo la sua decapitazione, il 21 gennaio 1793. Il tessuto è stato poi conservato in una zucca a fiasco finemente decorata. Oggi il fazzoletto è scomparso, ma all’interno della fiaschetta rimangono tracce di sangue.

L’analisi del DNA arriva a contraddire il tutto, il che spinge gli scienziati a continuare a esplorare altre piste.

I dipinti dell’epoca ritraggono il re Luigi XVI come un uomo grande e robusto e con gli occhi azzurri. Invece il sangue ritrovato nella fiaschetta risulterebbe appartenere a un uomo di taglia media e con gli occhi scuri. Nemmeno le tracce predominanti di antenati francesi e italiani corrispondono alla genealogia ben documentata del sovrano.

Visto l’alto numero di false reliquie in circolazione, la notizia non sorprende più di tanto, ma pone un problema in quanto la precedente analisi del DNA aveva affermato, con una precisione vicina al 95%, che il sangue apparteneva a un discendente del DNA della testa mummificata di Enrico IV, antenato ufficiale di Luigi XVI.

Un risultato che aveva suscitato grande scalpore, per i dubbi circa il fatto che Luigi XIII fosse effettivamente il padre di Luigi XIV, il famoso Re Sole. Ora, quest’ultima analisi mette in dubbio anche la veridicità della testa mummificata di Enrico IV.

(Fonte : maxisciences.com)

*In realtà alla caduta di Napoleone seguì una Restaurazione durante la quale regnarono altri 3 re: Luigi XVIII e Carlo X (fratelli dell’ucciso) e Luigi Filippo (che abdicò nel 1848).