In questa polemica non particolarmente originale noi stiamo dalla parte di Quadri (ma non abbiamo problemi a pubblicare Ghisletta).

La sinistra propugna e pratica uno statalismo e un assistenzialismo feroci. Ai tempi (molti, molti anni or sono) la sinistra era rivoluzionaria, voleva abbattere lo Stato. Oggi al contrario la sinistra vuole occupare lo Stato, espanderlo oltre ogni limite, renderlo onnipotente e totalizzante. Un cittadino che sia indipendente ed autosufficiente è come un orzaiolo nell’occhio della sinistra. Bisogna rimediare al più presto!

I provvedimenti “sociali” proposti e rivendicati dalla sinistra sono in numero infinito. Una cosa i sinistri non fanno e non faranno mai: chiedersi quanto costa.

Semplicemente non gli interessa. È una domanda così triviale…

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Novità! Nel surreale foglio domenicale il municipale Lorenzo Quadri abbandona il terreno delle frottole antistranieri (che tolla, visto che gli imprenditori leghisti alla Bignasca e quelli udc alla Siccardi sono i primi ad approfittare dei frontalieri!)… per avventurarsi in territori sconosciuti…

Il municipale di Lugano, che è responsabile della socialità c. ittadina dal 2008 (non da ieri quindi…), parte con il suo ronzino a lancia in resta contro le mozioni del PS, presentate per rendere meno dura la vita in Città per le famiglie del ceto medio-basso.

Vale la pena ricordare i nostri cavalli di battaglia, che la Lega combatte in Municipio e in Consiglio comunale. In questa legislatura il PS ha proposto di regolamentare l’organizzazione dei lavori d’utilità pubblica per disoccupati di lunga durata, in larga parte in mano alla poco trasparente Sotell (2017), ha chiesto di prevedere un potenziamento del numero di personale in formazione ed impiegato in programmi occupazionali (2019) ed ha auspicato di fermare le privatizzazioni della Città (2018), che speculano sui salari e sulle condizioni di lavoro, come mostrano vari casi nel settore delle pulizie, dell’amministrazione degli immobili e della sorveglianza. Possiamo anticipare che l’opposizione della Lega e dei partiti di centrodestra sulle mozioni del 2017-18 è ampia, anche se non si è ancora giunti alla decisione finale in Consiglio comunale. Difficoltà incontra anche un’altra mozione del 2018, che chiede maggiori aperture del Centro per persone dipendenti, ma magari dopo i fatti tragici di Viganello la mozione potrebbe essere parzialmente accolta.

Lo scorso dicembre il PS ha suonato la sveglia anche sul tema dell’intervento sociale della Città, presentando tre mozioni importanti: “Per un intervento comunale volto a ridurre l’incidenza dei premi dell’assicurazione obbligatoria contro le malattie per minorenni e giovani”, “Per un intervento comunale volto a ridurre l’incidenza delle cure dentarie di base” e “Per un intervento comunale volto a ridurre l’incidenza delle spese dell’alloggio”.

Da anni Quadri ci promette un nuovo studio sulla povertà a Lugano: sembra che lo studio sarà pronto (ma guarda tu i casi della vita…) poco prima delle elezioni comunali! Uno studio che secondo l’Einstein della politica sociale sarà l’unica base seria per fare delle proposte di miglioramento dell’intervento sociale della Città. Bontà sua!

Ma i responsabili del Partito socialista non vivono sulla luna: ascoltano i problemi delle persone di questo Cantone e di questa Città, leggono i documenti statistici pubblicati a livello cantonale e qualche idea ce l’hanno: tante persone fanno fatica a pagare i premi cassa malati, le cure dentarie di base e le spese per l’alloggio, in particolare le famiglie monoparentali e le famiglie colpite da sottoccupazione e da bassi salari. La Città di Lugano deve agire e presto!

Raoul Ghisletta, consigliere comunale e presidente PS Lugano