2020

Basovizza,Friuli. Il Senato italiano ha attuato ieri, in occasione della Giornata del Ricordo, istituita nel 2004 per commemorare le vittime dell’odio razzista da parte degli slavi di Tito, una commemorazione ufficiale. Eppure, nonostante l’opportuno svolgersi della commemorazione di una tragedia, l’evento neanche quest’anno è stato esente dalle polemiche della sinistra.

Gli esponenti del partito democratico hanno lasciato la commemorazione, quando a prendere la parola è stato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri; Deborah Serracchiani, all’opposizione in regione Friuli (governata invece dal leghista Massimiliano Fedriga), ha parlato di una commemorazione che “è palcoscenico della destra sovranista”.

Dal canto suo, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha parlato della furia titina come di una “strategia pianificata per estirpare gli italiani dall’Istria” mentre il presidente della Camera, Roberto Fico, si è mostrato concorde nel sostenere “da rigettare le tesi negazioniste, o giustificatorie, purtoppo ancora presenti”:

Si chiude così anche quest’anno, in torbide polemiche e in agognate ottenute verità, la giornata del ricordo per settemila circa italiani massacrati perché tali.