Ghisletta e confirmatari (PS-PC) contro lo spauracchio del fallimento

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Mancano più di due mesi al voto ma la disputa sull’aeroporto è incandescente. Riceviamo e pubblichiamo questo contributo.

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RISOLUZIONE PER L’AGGIORNAMENTO DEL PREVENTIVO 2020

Per una LASA light in funzione dopo il 30 aprile 2020

Il Municipio di Lugano ha deciso che la risoluzione del Consiglio comunale del 28.11.2019, che approva il messaggio municipale 10291, sottoposta a votazione popolare il prossimo 26 aprile 2020 a seguito della riuscita del referendum, non comprenderà i punti 6 e 7. Lugano Airport SA ha quindi già ottenuto quanto indicato nel punto 6 del decreto legislativo comunale, ossia 780’000 fr per la copertura del 60% delle perdite 2020 (che derivano dal fatto che la società ha dei costi enormi a fronte della totale cessazione dei voli di linea intervenuta a partire da fine settembre 2019). La cifra di 780’000 fr è stata inserita nei conti preventivi 2020 della Città di Lugano e pertanto non è referendabile.

Il Complemento del 4.11.19 del Municipio al messaggio MM 10291 ha proposto il punto 6 della risoluzione votata dal Consiglio comunale: nonostante la dicitura del punto 6 parli di tutto il 2020, oggi risulterebbe che la somma di 780’000 fr non permette a LASA di coprire il 60% delle perdite d’esercizio per tutto il 2020! L’errore del Complemento del Municipio metterebbe quindi a rischio fallimento LASA, secondo quanto ha dichiarato LASA. Per far fronte al 60% delle perdite di tutto il 2020 di LASA il Municipio di Lugano avrebbe dovuto inserire al punto 6 della risoluzione una somma di tre volte tanto, almeno 2,2 milioni fr, anziché 780’000 fr.

Se il Municipio non lo ha fatto, è per giocare il pokeristico all in nella campagna per la votazione popolare sul referendum? Detto altrimenti, il Municipio dice alla cittadinanza “O si fa così o l’aeroporto chiude completamente, perché LASA fallisce”? Ricordiamo che il fallimento di LASA significherebbe che più nessuno detiene le necessarie autorizzazioni federali per l’esercizio tecnico dell’aeroporto di Lugano-Agno, per cui nessun tipo di aereo vi potrebbe volare: quindi non potrebbero nemmeno volare gli aerei privati, quelli della scuola di volo, ecc.

Se chi sostiene il messaggio municipale 10291 vuole giocare a poker, lo faccia per favore in altra sede! Il Partito socialista e il Partito comunista di Lugano hanno lanciato il referendum contro la citata risoluzione del Consiglio comunale non per chiudere l’aeroporto di Lugano, ma per chiudere la fallimentare ricerca di compagnie di linea, che significa solamente sprecare soldi pubblici e illudere la popolazione ed i lavoratori.

Essi ritengono che l’aeroporto di Lugano-Agno possa continuare ad offrire voli privati, taxi aerei, voli d’affari, scuola volo, voli di servizio (Rega) senza sussidi pubblici per i voli di linea. L’aeroporto potrà essere sostanzialmente autofinanziato, raggiungendo conti equilibrati e generando un minore impatto ambientale. In nessun caso per il PS Lugano e il PC Lugano il 26 aprile 2020 si vota sulla chiusura totale dell’aeroporto.

Il Partito socialista e il Partito comunista di Lugano chiedono da anni una transizione verso un modello più sostenibile di aeroporto, aperto alla sola aviazione generale: essi hanno indicato la propria volontà di stanziare i mezzi necessari per garantire la transizione verso questo piano B e per ricollocare il personale in esubero (si parla di 2/3 del personale in esubero, mentre LASA negli scorsi giorni ha licenziato tutto il personale, senza alcun piano sociale).

Allo scopo di evitare il presunto fallimento di LASA in caso di bocciatura del credito comunale in votazione popolare il 26 aprile 2020 -come afferma LASA- i sottoscritti consiglieri comunali chiedono che il Consiglio comunale nella seduta del 23 marzo 2020 voti responsabilmente la seguente risoluzione:

1. Il preventivo 2020 della Città di Lugano è aggiornato come segue:
è concesso un credito di 2’200’000 fr per la copertura delle previste perdite d’esercizio 2020 della Lugano Airport SA. Lo stesso verrà addebitato alla gestione corrente, in caso sia respinta in votazione popolare la risoluzione del Consiglio comunale che approva il messaggio municipale 10291.

Raoul Ghisletta, Antonio Bassi, Simona Buri, Edoardo Cappelletti, Demis Fumasoli, Tessa Prati, Nina Pusterla