Martedì scorso il presidente americano Donald Trump ha concesso la grazia a sette persone condannate per reati fiscali, truffa e corruzione. Tra loro l’ex capo della polizia di New York Bernard Kerik, il governatore dell’Illinois Rod Blagojevich, l’ex proprietario della famosa squadra di football dei San Francisco 49ers Edward De Bartolo e l’ex finanziere Michael Milken, accusato di aver venduto titoli obbligaizonari spazzatura per arricchirsi. Kerik era stato condannato a quattro anni di carcere per reati di natura fiscale. De Bartolo invece si è macchiato del reato di non aver denunciato un tentativo di estorsione perpetuato dall’allora governatore della Louisiana, allo scopo di non vedersi sfuggire la licenza di aprire un casinò.

In particolare nel caso del democratico Rod Blagojevich, la pena non è stata tolta del tutto ma commutata. L’uomo fu condannato a 14 anni di carcere per aver mentito all’FBI. Tra i 24 reati di cui era accusato il più grave fu quello di aver messo “all’asta” il seggio del Senato lasciato da Barack Obama quando divenne presidente, cercando di vederlo al miglior offerente. Dei 14 anni, Blagojevich ne ha scontati solo 8, senza mai smettere di proclamarsi innocente. “Non ho fatto le cose che hanno detto che ho fatto e hanno mentito su di me” ha dichiarato l’uomo. “Sono profondamente grato al presidente Trump ed è una gratitudine profonda ed eterna. Non aveva alcun obbligo a farlo, lui è un presidente repubblicano e io ero un governatore democratico” ha aggiunto. Il presidente conosceva Blagojevich non solo per vie politiche, egli infatti è stato il concorrente di un popolare programma televisivo condotto proprio da Trump, chiamato “Celebrity Apprentice”. Dal canto suo Trump ha definito la pena inflitta all’ex governatore troppo severa: “Si è trattato di una sentenza ridicola e prepotente secondo me e secondo l’opinione di molti altri”.

Non è la la prima volta che il presidente statunitense dichiara il suo impegno nella revisione della giustizia penale, quando questa infligge condanne eccessive, soprattutto nei casi in cui gli accusati fanno parte di minoranze culturale o etniche. Nel 2018 aveva graziato, su richiesta di Kim Kardashian, una donna 63enne afroamericana di nome Alice Marie Johnson che doveva scontare l’ergastolo a causa di un reato non violento.

Nel caso di queste ultime grazie concesse tuttavia, sono state sollevate alcune perplessità. In particolare, secondo il New York Times, gli annunci di martedì miravano principalmente a ripulire le fedine penali di ricchi e famosi e potenti uomini bianchi. Secondo Bernie Sanders Trump “ha concesso clemenza a truffatori miliardari di Wall Street e funzionari governativi corrotti”. Ha inoltre aggiunto: “Nel frattempo migliaia di bambini poveri che fanno parte della classe operaia rimangono in prigione per condanne legate a reati non violenti legati alla droga ”.