Riserviamo oggi il Pensiero del giorno al dottor Franco Denti, presidente dell’Ordine dei medici, che si pone in chiara controtendenza rispetto al Consiglio di Stato e alla Commissione di esperti.

Sicuramente la posizione di Denti susciterà il consenso di molti, poiché i social e i portali danno un impulso potente alla richiesta di misure eccezionali. Noi tuttavia riteniamo che sia giusto insistere sulla proporzionalità dei provvedimenti.

DR FRANCO DENTI  (…) Da un punto di vista medico, condiviso in tutto il mondo, per ora l’unica misura possibile è quella del contenimento della diffusione del virus, che appunto avviene cercando di isolare i possibili portatori e malati. In Italia, soprattutto in Lombardia, vi è quindi un’emergenza sanitaria. Il BAG, Ufficio federale della sanità pubblica, pare non abbia ben capito la portata del fenomeno. In caso di emergenza sanitaria, il Consiglio federale può derogare dai trattati di Schengen senza alcun problema.

L’eventuale chiusura temporanea delle frontiere ticinesi (per esempio per cinque giorni) potrebbe essere quindi messa in atto, anche se sono ben consapevole che provocherebbe non pochi problemi sia alle strutture sanitarie ticinesi sia alle ditte ticinesi. Ma a fronte dell’incertezza di questi giorni, potrebbe essere un passo da farsi, che fa appello al senso di responsabilità verso il bene comune, da parte di tutti i cittadini. Ognuno deve fare la sua parte. (…) (dal CdT)