La Germania ha definito la diffusione del Sars-CoV-19 una “pandemia”, vietando ogni esportazione all’estero, comprese le mascherine e i guanti para medicali. La stessa precauzione è stata presa dalla Russia sino al 1° giugno 2020, mentre nella stessa direzione, molto probabilmente, andrà anche l’America (che è in attesa del via da parte di Trump).

Nel frattempo in Iraq c’è il primo morto, in Polonia il primo contagio. L’epidemia in Iran, come riporta il presidente Rohani, si è estesa in tutte le province, mentre in Belgio, anch’esso in ginocchio, nove contagi derivano dall’Italia settentrionale.

Diversi sono i contagiati anche tra gli alti funzionari della European Defence Agency, tra i carabinieri italiani e tra i medici. Il Parlamento europeo ha, nel frattempo, dichiarato focolai pericolosi la zona di Savona e le provincie di Pesaro-Urbino, oltre agli ultimi focolai createsi in Francia. Quest’ultima, da due giorni, ai ferri corti con l’Italia per una ragione di diplomazia: un video di cattivo gusto, mostrato dalla tv di stato francese, Canal Plus, in cui si deride l’Italia per la pandemia che l’ha colpita, chiamando la tipica specialità italiana, la pizza “pizza coronavirus”, un video dai tratti beceri e stomachevoli, che ha coinvolto addirittura l’ambasciatore francese per le scuse. Per chi torna da Francia e Germania, due settimane di quarantena, così come l’Italia.

Molti gli eventi ufficiali rimandati o annullati: la visita in Italia di re Filippo del Belgio e della regina Matilde, il Vinitaly (Veneto) rimandato a ottobre, il Cibus (Emilia Romagna) annullato. Sono quasi 3200 i morti nel mondo, 94mila i malati, 50mila i guariti.

La psicosi giunge anche a riconsiderare le banconote ed il rischio di trasmettere i virus: il Regno Unito ha iniziato ad emettere nuove bancanote plastificate, fabbricate da polimeri in grado di non trattenere il virus, mentre Cina e Corea hanno proceduto alla disinfezione.

Nel frattempo, in tutta Italia, le scuole e le università resteranno chiuse sino al 15 marzo.