Al Parlamento Europeo la Presidente Christine Lagarde, alla riunione di ieri del Consiglio dei Governatori della BCE, se ne è uscita con “non siamo qui per ridurre lo spread”. Numerose le tenzoni sorte in seguito alle parole della donna, tant’è che, alla sera, è dovuto persino intervenire il presidente Mattarella, che ha fatto appello all’Europa affinché non “ostacoli l’Italia, ma sia solidale”, il tutto nel mentre le vittime in Italia per Coronavirus salgono paurosamente quasi a raddoppiare il migliaio.

Lagarde ha poi fatto dietrofront, facendo un video in cui esprimeva una propria retractatio contro la propria uscita “lo spread alto non aiuta” ha chiarto “sono chiaramente impegnata a evitare qualsiasi frammentazione della zona euro” ma ormai lo scivolone è fatto: la reazione su tutta la politica italiana esplode e le Borse crollano immediatamente.

Caustico il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli che al Fatto Quotidiano ha rivelato: “Un brutto risveglio, stamattina. Abbiamo visto le reazioni a quest’uscita della presidente della Bce che mettono molta preoccupazione. Siamo in una fase molto delicata, e naturalmente quelle parole, che indicano in maniera molto superficiale creando questa reazione nei mercati, aumentano la difficoltà”. L’europarlamentare della Lega Rinaldi a Radio Radio ha detto: “Siamo europei solo quando si tratta di dare e mai quando si tratta di ricevere? La Germania spende 550 miliardi e noi dobbiamo chiedere in ginocchio di usare i nostri soldi?”

Contrariati anche gli esponenti del M5S, infatti Di Battista ha detto “O Lagarde fa mea culpa dichiarando pubblicamente che la Bce è pronta a sostenere l’economia reale in questo momento drammatico dell’economia europea oppure dimostra di essere inadatta al ruolo che ricopre, il che porterebbe da parte nostra a una richiesta di dimissioni”.

Insomma, una polemica esplosa che è riuscita a riunire destra, sinistra, opposizione e governo. E a far crollare le Borse.