È morto in una clinica di Mosca, dopo una lunga battaglia contro il cancro, lo scrittore Eduard Limonov, che abbiamo incontrato a Varese domenica 13 maggio 2018 in occasione di una straordinaria serata.

In suo ricordo ripubblichiamo l’articolo di Ticinolive redatto a copertura dell’evento.

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Serata d’eccezione a Varese – Il celebre scrittore Eduard Limonov al “Barlich”

Accolto dal presidente Andrea Mascetti, alla presenza dell’editore Sandro Teti

Memorabile serata, intensa, affollatissima, conviviale (il “covo” del Barlich – ra Cà dur Barlich significa la casa del Diavolo – non è vasto, e si stava tutti molto uniti. 

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Scrittore, poeta dalla penna tormentata e costantemente alla ricerca di esperienze e di uno sguardo nuovo sulla realtà, Eduard Limonov può essere definito uno degli ultimi avventurieri romantici in un mondo che appare troppo moderno, e quindi stretto, per ospitare personaggi della sua caratura.

Il celebre intellettuale – portato in Italia dall’editore Sandro Teti dopo oltre vent’anni di assenza dall’Occidente – è stato ospite, nella serata di domenica 13 maggio, del Circolo culturale “Ra Ca’ dur Barlich” di Varese, dove ha presentato al pubblico, nel suo primo tour italiano, la propria autobiografia “Zona industriale”, edita da Sandro Teti Editore (www.sandrotetieditore.it). Un evento organizzato dal Circolo in collaborazione con l’Associazione Culturale “Terra Insubre”, da oltre vent’anni attiva sui temi delle autonomie, delle identità e della geopolitica.

Non poteva quindi mancare, tra i numerosi eventi culturali che nel corso dell’anno le due associazioni organizzano, un incontro con un personaggio del livello di Limonov, che ha conquistato l’attenzione dei soci di Terra Insubre fin dalla sua opera “Eddy-baby ti amo” (Salani, 2005). Da prima, quindi, che la sua figura venisse definitivamente consacrata alla fama internazionale, grazie alla biografia di Emmanuel Carrère, “Limonov” (Adelphi, 2012).

Controcorrente, anticonformista non solo a parole, ma nei fatti, intellettuale in grado sia di sedersi a scrivere, ma anche di andare in prima persona al fronte, Limonov è una figura che probabilmente supera la stessa concezione dell’eroe romantico ottocentesco. Non vuole piacere a tutti, ma vuole soltanto andare diritto per la sua strada.

ZONA INDUSTRIALE

«La vita è fatta di porte che vengono sbattute; di clacson di furgoni che nella luce fioca del mattino trasportano pasta e carne in scatola; di ragazze che fanno frusciare i propri collant e implacabilmente invecchiano; di ragazzi che si violentano con alcol e lavoro; di pensionati che, già intontiti dalle medicine, aspettano l’apertura delle farmacie; di soldati su gelidi camion che ignorano la propria destinazione… e di spie in macchine riscaldate che tengono d’occhio il mio portone. Per controllarmi.»  Eduard Limonov

L’EDITORE

Sandro Teti Editore nasce a Roma nel 2002. Pubblica cinque collane. Historos diretta da Luciano Canfora, si occupa di saggistica storica, senza limiti temporali. I Russi e l’Italia tratta della plurisecolare presenza russa nel Bel Paese e degli italiani in Russia. Protagonisti sono i rappresentanti della letteratura, dell’arte, della musica, della politica e della diplomazia dei due paesi, che hanno contribuito a creare e a consolidare i legami tra i due popoli. ZigZag spazia fra prosa e poesia, prediligendo gli autori emergenti, giovani e non. Immagine è dedicata a cataloghi e a libri fotografici. Il Teatro della Storia, diretta da Ada Gigli Marchetti, vuole essere un sipario aperto sulla Storia attraverso testi teatrali.
Sandro Teti Editore cura e pubblica una delle riviste culturali più longeve del Paese, “Il Calendario del Popolo”, fondata nel 1945. Il catalogo della Sandro Teti Editore ammonta a oltre 1000 pubblicazioni. www.sandrotetieditore.it

«Limonov si è chiesto se ci fossero al mondo molti altri uomini come lui, la cui esperienza comprendeva universi così differenti come quello del detenuto comune in un campo di lavori forzati sul Volga e quello dello scrittore alla moda che si muove in ambienti firmati Philippe Starck. No, ha concluso, probabilmente no, e ne ha tratto motivo di un orgoglio che comprendo» Emmanuel Carrère

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Finalmente in Italia l’autobiografia di Eduard Limonov, l’intellettuale dissidente divenuto celebre presso il grande pubblico grazie al best seller di Emanuel Carrère dedicato alla sua vita e pubblicato in Italia da Adelphi nel 2014. Un “romanzo moderno”, così lo definisce l’autore, che attraversa gli episodi più rilevanti della propria vita, avvenuti prevalentemente dopo la sua scarcerazione, nel 2003. E poi tutte le donne conosciute, dalla convivenza con la ventenne Nastja – che lo aveva atteso durante la reclusione – al periodo in cui si offre a relazioni occasionali per arrivare al quinto matrimonio, con l’Attrice famosa trent’anni più giovane, Ekaterina Volkova, che sarà la madre dei suoi due figli, fino alla rabbiosa relazione con la spogliarellista Magdalena. Unitamente alla sua storia personale Limonov racconta la radicale trasformazione della zona industriale: i nipoti degli operai delle fabbriche che affittano i propri appartamenti alla borghesia postsovietica e si trasferiscono in periferia, le vie del quartiere che si trasformano, riempiendosi di auto di grossa cilindrata, negozi e uffici.

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Eduard Limonov (Dzeržinsk, Urss, 1943). Scrittore russo di fama internazionale, poeta, saggista, giornalista e leader politico. Dissidente in Urss come in Occidente. Ispiratore di diversi progetti ideologici, fondatore del Partito Nazional Bolscevico. Emigra nel 1974 negli Stati Uniti, dopo aver trascorso parecchi mesi a Roma in attesa del visto. Nel 1982, deluso, lascia New York per Parigi, per poi fare ritorno in Russia nel 1992, subito dopo la caduta dell’Urss. Dopo essersi affermato con diversi libri di successo, Limonov diviene celebre al grande pubblico internazionale grazie al best seller a lui dedicato da Carrère, tradotto in tutto il mondo. Molto attivo nell’arena politica post-sovietica, ha sposato un’ideologia particolarmente radicale che lo ha portato a scontare diversi periodi di reclusione. Tra le opere pubblicate in italiano segnaliamo Il poeta russo preferisce i grandi negri (Frassinelli, 1985) e Diario di un fallito (Odradek, 2004).