Galeazzi con Marco Chiesa (20 ottobre, foto Ticinolive)

GALEAZZI, pensiero del giorno  Oggi Il giornale Luzerner Zeitung, che ringrazio per l’articolo, mi definisce un “politico svizzero lungimirante”. Credo di aver svolto semplicemente il mio ruolo quando ho chiesto al Cantone di preoccuparsi per l’emergenza del Covid-19 tre settimane fa.

Ho sollecitato il Governo mentre tutti ignoravano la questione. Cosa che non è piaciuta a un direttore che ha usato un quotidiano per un attacco inelegante: mi sono ritrovato addosso sterili e superficiali accuse alle quali ho risposto con i fatti, ovvero allarmando del pericolo invisibile che ci avrebbe attaccati.

Gli insulti sono uno schiaffo a coloro che mi hanno eletto: sono parole che non credevo potessero uscire dalla “penna” stimata di Pontiggia. Non capisco se è un gioco per screditare gli avversari politici oppure un meschino tiro al bersaglio pur di non riconoscere che anche i “politici mediocri” – come mi ha definito – possano riuscire a sollevare questioni giuste e arrivarci prima dei suoi “puro sangue” di razza.

È indispensabile ora concentrarsi sull’emergenza sanitaria ed economica e sostenere le persone che stanno facendo l’impossibile per superarla cosi come gli ammalati. Alle analisi e alle conseguenze ci penseremo dopo e sarò in prima linea. Contateci.

Tiziano Galeazzi

* * *

Il politico UDC risponde con questo post a un attacco (prima pagina, 10 marzo) del direttor Pontiggia. Nel testo Galeazzi non è nominato ma egli si è sentito preso di mira e il riferimento in verità è palese.

Fabio Pontiggia con Doris Leuthard (foto Ticinolive)

PONTIGGIA  “Ci sono persone che si comportano allo stesso modo nelle situazioni normali e in quelle di emergenza. Lo vediamo con l’epidemia da coronavirus. Non giudichiamo l’uomo comune. Ci riferiamo ai politici. Dovrebbero esser capaci di quello scatto di saggezza che fa la differenza tra il politico di razza e il politico mediocre. Ma taluni, non pochi, proprio non ci arrivano. (…) (si legga il testo completo) 

Premettiamo che di polemica politica non è mai morto nessuno. Anzi, è il sale della vita in comune e suscita il vivo interesse del pubblico.

La prima domanda che sorge spontanea è questa: se si tratti di un moto di insofferenza verso l’esponente democentrista o di un sentimento politico di portata più ampia. Nel testo di Galeazzi appare – e colpisce – l’espressione “screditare gli avversari politici“. Prendendo alla lettera queste parole, bisognerebbe concludere che Galeazzi pensi che Pontiggia lo consideri un “avversario politico”.

L’alternativa (forse più plausibile) è che l’ostilità (politica) di Pontiggia si diriga verso lo schieramento che chiameremo per brevità “sovranista” (Lega-UDC). Il Mattino della domenica ci crede con forza, basta avere gli occhi per leggere.

Un esempio recente e alquanto vistoso si è concretizzato a seguito della nota decisione del municipio di Lugano relativa alle scuole materne ed elementari (levata della frequenza obbligatoria). In un duro e sprezzante articolo di prima pagina il direttore del Corriere non aveva esitato a trattare l’Esecutivo della città (in primis: il Sindaco) come fosse composto di monelli da sculacciare.

Per poi ritrovarsi a 24 ore di distanza (ma forse anche 12) con l’identico provvedimento preso dal Cantone.

Anche per Bertoli è stata tosta, il venerdì 13 è orribile e non risparmia nessuno.