Il Coronavirus, secondo Trump, si dovrebbe chiamare “Virus Cinese”. Lì è nato, dice il Presidente degli Stati Uniti, e per la Cina ci saranno conseguenze. Durante la conferenza stampa con i giornalisti, il Tycoon ha cancellato dal proprio discorso la parola “Corona” e l’ha sostituita con “Cinese”. Virus Cinese.

«Sarebbe stato molto, molto meglio se avessimo saputo del virus qualche mese fa. Avrebbe potuto essere contenuto in quell’unica regione della Cina da cui è partito. Ma ora tutto il mondo, o quasi, è contagiato da questo terribile virus e paga un prezzo alto per quello che loro hanno fatto».

Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni, come, da’altro canto, quelle di un portavoce del ministro degli Esteri cinese che ha  sostenuto in un tweet che potrebbe essere stato l’esercito americano, attraverso i suoi atleti presenti ai campionati mondiali militari dello scorso ottobre, a portare il virus a Wuhan.

In un’intervista a Fox News il senatore repubblicano Tom Cotton ha detto «La Cina ha provocato questa peste nel mondo e devono esserci delle conseguenze». Cotton ha anche presentato una proposta di legge per porre fine alla dipendenza americana dalle aziende farmaceutiche di Pechino. Su questo punto, però, Trump non si è ancora espresso.

La pandemia spinge l’America e l’economia del mondo intero verso la recessione. Nel frattempo, sul Quotidiano del popolo, la Cina contrattacca l’America: “La Cina farà in modo che l’errore storico dell”influenza spagnola’ non si ripeta mai più.” scrive, con chiaro riferimento all’influenza che nei primi del ‘900 non partì, chiaramente, dalla Cina, ma, al contrario, dall’America e conclude “E’ destinato al fallimento qualsiasi tentativo di screditare la Cina. E la Cina contrasterà qualsiasi mossa volta a colpire i suoi interessi. L’influenza spagnola, esplosa nel 1918 contagiò 500 milioni di persone. E uccise tra i 50 e 100 milioni di persone e il primo caso venne segnalato in America. All’epoca la narrativa internazionale era dominata dai Paesi che avevano vinto la Prima Guerra Mondiale. Oggi, nonostante il coronavirus sia stato inizialmente segnalato in Cina, non è ancora noto se l’epidemia si sia effettivamente originata nel Paese”.