Tutti i partiti di Governo – PLR, Lega, PPD e PS – sostengono con decisione la posizione dell’esecutivo cantonale anche di fronte alla posizione critica dell’Ufficio federale di giustizia

“Not kennt kein Gebot”: lo stato di necessità non conosce legge. In una situazione di emergenza straordinaria come quella che il Ticino e la Svizzera stanno vivendo in queste settimane, l’autorità meglio preparata a valutare quali siano le misure da adottare è certamente quella locale, come ben sottolineato al Quotidiano della RSI dal giurista Filippo Gianoni. Il diritto superiore mantiene certamente il proprio ruolo, ma anche questo principio sottostà alla necessità di adottare misure imminenti a tutela di tutta la popolazione.

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È evidente che la situazione pandemica in Ticino sia più grave che nel resto della Svizzera. Basti osservare l’incidenza dei contagi per 100’000 abitanti che ha spinto il Ticino a decretare lo stato di necessità già lo scorso 11 marzo. E allora da dove nasce il potenziale conflitto tra Berna e Ticino? Dall’evidente differenza della situazione, in particolare del Ticino rispetto al Nord delle Alpi. Ticino che si è visto esposto in modo marcato da un’epidemia che viene da sud e quindi è stato toccato prima e in modo più virulento rispetto agli altri Cantoni.

Sia ben chiaro: il Canton Ticino non rifiuta di applicare le misure decise del Consiglio federale bensì ne propone un’applicazione più restrittiva in considerazione della specifica situazione nel Cantone e privilegiando la salvaguardia della salute pubblica e dell’operatività delle strutture ospedaliere.

Tutti i partiti di Governo – PLR, Lega, PPD e PS – ritengono dunque le misure proposte dal Ticino proporzionate e adeguate alle specificità della situazione sanitaria attuale del Cantone e le sostengono con decisione anche di fronte alla posizione critica dell’Ufficio federale di giustizia.

Possiamo solo augurarci che gli amici bernesi non si debbano trovare nella stessa situazione e che possano evitare di dover prendere gli stessi provvedimenti. Caso contrario il Ticino sarebbe stato ancora una volta, suo malgrado e come detto dal Consigliere federale Alain Berset, pioniere in questa difficilissima sfida che tutti noi vogliamo vincere insieme.

Ribadiamo quindi il nostro più accorato sostegno all’azione del Governo ticinese, che sta reagendo con la giusta decisione e incisività a questa delicatissima situazione.

Bixio Caprara, presidente PLR
Michele Foletti, capogruppo Lega dei Ticinesi
Fiorenzo Dadò, presidente PPD
Laura Riget e Fabrizio Sirica, co-presidenti PS