Sul ponte Mussacana nella provincia di Tete, in Africa, gli agenti dell’Autorità dell’immigrazione hanno fermato un camion partito dal confinante Malawi e si sono insospettiti udendo colpi provenire dal container del semiarticolato.

Il camion proveniva dal Malawi e trasportava migranti irregolari, probabilmente etiopi, quando è stato sottoposto a un controllo della polizia sul ponte Mussacana nella provincia di Tete”, ha riferito una fonte.

Il «tir della morte» trasportava 75 migranti, 61 dei quali, alla macabra apertura del portellone da parte degli agenti, erano cadaveri, accatastati nel container per raggiungere il Sudafrica con la speranza di trovare un lavoro e una vita migliore.

L’autista, cui erano stati promessi 530 franchi per il trasporto, e un suo assistente sono stati arrestati. Entrambi sono mozambicani e la polizia ora cerca gli intermediari che hanno favorito l’ingresso del carico di disperati, ha riferito la portavoce dell’autorità, Amelia Dereito.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le migrazioni, sono stati almeno 200 i migranti che, provenienti per lo più da Egitto, Etiopia, Malawi e Somalia, sono stati arrestati proprio nel tentativo di entrare a Tete, la provincia sul fiume Zambesi dove è stata scoperta questa nuova tragedia.