Lockdown ristorante

Si chiede al Governo di mantenere TUTTE le misure restrittive attualmente in vigore fino al 4 maggio

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Riceviamo e pubblichiamo questo appello, sottoscritto da numerose personalità, inteso alla continuazione del lockdown durante tutto il corrente mese di aprile.

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immagine Pixabay

Onorevoli Consiglieri di Stato,

grazie alle misure da voi introdotte il 19 marzo – con la chiusura di tutte le attività non essenziali – e all’impegno e al sacrificio dei cittadini ticinesi, in Canton Ticino sono state salvate molte vite.

I dati cominciano lentamente a migliorare e di questo ne siamo tutti felici. Ora però comincia una fase delicatissima ed estremamente pericolosa. È fondamentale, affinché gli sforzi dei cittadini non siano vani, tenere dritta la barra e non allentare nessuna delle misure introdotte nel nostro Cantone.

Sappiamo che il Ticino è purtroppo tra le aere più colpite dal Covid19. La recente esperienza cinese, indica in 60 giorni il tempo corretto per un lockdown efficace: 30 giorni per schiacciare la curva, e ridurre al minimo i contagi e le ospedalizzazioni, ed altri 30 per stabilizzarla.

In Ticino il 19 aprile avremo completato il primo mese. Chiediamo che TUTTE le misure restrittive attualmente in vigore vengano mantenute fino al Ponte del Primo Maggio, con una conseguente progressiva apertura delle attività economiche a partire da lunedì 4 maggio. Un allentamento prima di questa data potrebbe rappresentare un potenziale, serio, rischio per la salute pubblica che non possiamo assolutamente permetterci di correre.

Onorevoli Consigliere di Stato, è il momento cruciale, quello di fare tutti insieme l’ultimo sforzo, senza cedere alla tentazione delle scorciatoie.

Vi chiediamo di dedicare queste importanti settimane che ci separano dalla scadenza del Primo Maggio, per organizzare una serie di misure accompagnatorie volte ad alzare il livello di sicurezza al momento della riapertura.

In molti Paesi si propongono l’utilizzo delle mascherine, indagini a campione con test sierologici, l’impiego di strumenti tecnologici, eccettera. Vi chiediamo di predisporre un piano che tenga conto di queste e altre proposte. A nostro avviso, inoltre, sarebbe opportuno predisporre un coordinamento con la Lombardia, in modo da avere un processo di apertura che sia il più armonioso possibile.

Onorevoli Consiglieri di Stato, se sosterrete questa linea, contate sin d’ora sul nostro appoggio e, ne siamo certi, su quello della maggioranza della popolazione ticinese.

I firmatari:

Flavio Acquistapace (medico), Antonio Barloggio (medico), Mauro Baranzini (Professore universitario), Marco Bazzi (giornalista), Augusto Bernasconi (medico), Danilo Bernasconi (medico), Ottavio Bernasconi (medico), Simone Bertoglio (medico), Boris Bignasca (deputato in Gran Consiglio), Florian Bihl (medico), Loriana Bihl (medico), Sandro Bonetti (medico), Marco Borradori (sindaco di Lugano), Mario Branda (sindaco di Bellinzona), Nello Broggini (presidente circolo medico di Locarno e vice presidente Ordine dei medici), Pierpaolo Caldelari (avvocato), Antonello Calderoni (medico), Claudio Camponavo (direttore sanitario Ars Medica e presidente del circolo medico di Lugano), Lorenzo Cantarelli (medico), Fiorenzo Caranzano (medico), Nadia Casiraghi Chiesa (medico), Tiziano Cassina (direttore sanitario e primario cure intense Cardiocentro), Bruno Cereghetti (ex capo ufficio delle assicurazioni sociali DSS), Sergio Cereghetti (medico), Andreas Cerny (direttore Epatocentro Ticino), Marco Chiesa (Consigliere agli Stati), Alberto Chiesa (medico)  Giuseppe Cotti (municipale Locarno), Silvio Crestani (presidente del circolo medico del Mendrisiotto), Stefanos Demertzis (direttore scientifico e primario di cardiochirurgia Cardiocentro), Franco Denti (presidente dell’Ordine dei medici), Roberta Nataly Foglia (medico), Lorenzo Franscini (medico), Cesare Fusetti (medico), Paolo Gaffurini (vicepresidente Ordine dei medici), Renzo Galfetti (avvocato), Giangiorgio Gargantini (segretario regionale UNIA), Simone Ghisa (medico), Nicola Ghisletta (medico), Rocco Grignoli (medico), Moreno Guidicelli (presidente del circolo medico Tre Valli), Elena Intzes (medico), Lorenzo Jelmini (deputato e sindacalista OCST), Vera Kessler Brondolo (medico),  Frédéric Lelais (anestesista e medico all’ospedale Covid la Carità di Locarno), Franco Lazzarotto (ex direttore Scuole medie Biasca), Andrea Leoni (giornalista), Vincenzo Liguori (medico), Mario Magnocavallo (medico), Francesca Mainieri (medico), Nicola Melik (medico) Aldo Merlini (presidente Ente turistico Lago Maggiore), Amalia Mirante (economista), Tiziano Moccetti (fondatore Cardioentro), Mirko Molina (medico), Alberto Molto (medico), Ezio Montedoro (presidente circolo medico Bellinzona), Rupen Nacaroglu (imprenditore-Consigliere Comunale Lugano), Pietro Nobile (medico), Augusto Pedrazzini (medico), Ricardo Pereira Mestre (medico), Giona Pifferi (sindaco di Vico Morcote), Maurizio Pintucci (medico), Maurizio Ponti (medico), Cristiana Quattropani (medico), Fabrizio Ramsauer (medico), Enrico Rossini (imprenditore), Matteo Regusci (medico), Damiano Salmina (medico), Verena Sattinger (medico), Filippo Scacchi (medico), Alain Scherrer (sindaco di Locarno), Lyana Sorgesa (medico), Dany Stauffacher (gastronomo), Ivan Tami (medico), Danilo Togninalli (medico), Francesco Volonté (direttore medico Clinica Sant’Anna), Vesna Wolfensberger (medico), René Wullimann (medico), Franco Ziliotti (medico)