Karin con il presidente sezionale Guido Tognola (foto Ticinolive)

Il triste epilogo di LASA era scritto da tempo, soprattutto nell’ostinazione a non voler ascoltare chi fin dall’aprile 2018 chiedeva il risanamento di LASA, già in zona da deposito di bilancio, per stabilire una strategia e intavolare delle costruttive e celeri discussioni con i privati per una transizione all’aviazione generale, la cui domanda era in crescita.

Il Gruppo PLR e la Sezione PLR di Lugano, da sempre a sostegno dell’aeroporto ma altrettanto attenti ad un oculato uso dei soldi pubblici, avevano chiesto a gran voce chiarezza, una strategia realistica con la messa in opera di una soluzione ponte per il coinvolgimento dei privati nella gestione dello scalo, da concentrare principalmente sull’aviazione generale, e un sostegno ai dipendenti.

Ne è sostanzialmente nata una guerra di religione, che non ha lesinato colpi bassi a chi con determinazione e realismo propiziava la soluzione di transizione, che avrebbe addirittura evitato il lancio dei referendum. I Capigruppo in Consiglio Comunale di tutte le forze politiche cittadine avevano infatti raggiunto una convergenza per l’attuazione di tale passaggio, senza referendum.

Niente! L’ostinazione ha prevalso e oggi abbiamo la conferma di aver bruciato ulteriori milioni pubblici, sarebbe bello sapere quanti (?), illuso i dipendenti e con il rischio che la Città perda la certificazione per mantenere aperto lo scalo per l’aviazione privata. Speriamo ora che la Città sappia conservare la certificazione e dimostrare rispetto per i dipendenti e i cittadini, vere vittime di questa cattiva gestione.

Karin Valenzano Rossi per il Gruppo PLR in CC a Lugano e Sezione PLR di Lugano