La luce viaggia a 300 mila km al secondo. Proxima Centauri dista 4,2 anni luce dalla Terra. L’anno luce è una misura di spazio, non di tempo: è la distanza che percorre la luce in un anno. In termini di spazio, invece, Proxima Centauri dista dalla Terra 9,46 trilioni di km. Dalla Terra, ad esempio, vediamo il Sole com’era 8 minuti fa, non come è nell’istante in cui lo vediamo. Così, un ipotetico spettatore di Proxima Centauri che puntasse il telescopio sulla terra, vedrebbe il nostro pianeta com’era nel 2016.

C’è un pianeta, TOI700d, che orbita intorno ad una stella distante 100 anni luce dalla Terra, in teoria “nella zona abitabile”, dal quale, quindi, un ipotetico alieno, vedrebbe la Terra di 100 anni fa.

C’è poi WASP 142b, a 1000 anni luce dalla Terra. Un ipotetico suo abitante che puntasse il telescopio sul nostro pianeta, vedrebbe la Terra del 1020. (ma è un gigante gassoso, non ci si può vivere. Prego però il lettore di concedere alla persona che pone questa domanda, di dare (ponendo per assurdo / ipoteticamente / con il “se”) per data la questione dell’abitabilità sui pianeti presi in considerazione.

Le ipotesi che chiedo al lettore di concedermi sono due: 1) si ipotizzi che qualcuno nei tre corpi celesti presi in considerazione ci sia 2) si ipotizzi che questo qualcuno abbia un telescopio talmente potente da vedere non già la Terra ma gli umani che la abitano. Ovviamente si presupponga che tutti coloro che compissero queste osservazioni abbiano un’intelligenza uguale o superiore a quella umana.

Momento A) Coloro di Proxima Centauri vedrebbero dunque il 2016. Le 32 persone che moriranno a marzo di quell’anno nell’attentato terroristico a Bruxelles sono ancora vive.

Momento B) Coloro di TOI700d vedrebbe dunque il 1920. Coloro che parteciperanno alla marcia su Roma devono anzi ancora diventare fascisti. Coloro che moriranno nella Seconda Guerra Mondiale, devono ancora nascere.

Momento C) Coloro di WASP 142b vedrebbero, infine, il 1020. Il figlio del duca di Normandia, Roberto il Diavolo, non solo deve ancora salire al trono e morire subito dopo, ma deve ancora conoscere Herleva, la quale nel 1028 gli darà un bambino, William. Quel bambino, quarantasei anni dopo l’istante che viene filtrato dagli abitanti di WASP 142b, conquisterà l’Inghilterra sassone e ne diverrà il primo re normanno.

Per noi, tutti e tre i momenti sono, ad oggi, storia (contemporanea o medioevale): le 32 vittime di Bruxelles sono morte; il fascismo è diventato dittatura ed è rovinato su sé stesso, la Seconda Guerra Mondiale è scoppiata, ha flagellato, è finita; l’Inghilterra normanna ha visto susseguirsi i Plantageneti, gli York, i lancaster, i Tudor, gli Stuard, gli Hannover etc.

Questi dati di fatto non sarebbero però noti agli osservatori dei tre momenti. In tutti e tre i momenti, gli spettatori di ciascun momento, non potrebbero conoscere quel futuro che, per noi, è già storia.

Magari potrebbero aver fatto alcune previsioni (es. nel momento B qualcuno avrebbe potuto asserire “le condizioni dell’Italia (loro non sanno che si chiami così) sono molto rurali, avverrà una rivoluzione” ma, in tal caso, questi che pronuncia quest’asserzione, può immaginare che la rivoluzione sarà una dittatura? Può immaginare che quella dittatura porterà il proprio paese ad entrare in guerra…?) O, magari, per le condizioni che San Tommaso[1] indica come possibili affinché un uomo eletto (un profeta) riceva da una potenza Altra, una profezia, qualcuno di loro potrebbe aver previsto tutto ciò (o qualcosa di quel) che sarebbe poi accaduto.

Giordano Bruno[2] sosteneva che ogni popolo dell’universo[3] avesse un proprio Dio, il quale è in realtà immanente nell’universo. Quindi costoro, (posta l’esistenza di Dio, inteso come lo si preferisca; posta la possibilità che Questi comunichi con costoro), avrebbero potuto prevedere grazie a (il loro Dio che poi è l’unico Dio dell’Universo…)  o a un suo messo, quel che sarebbe accaduto. (posto che non sarebbero comunque intervenuti, sia per impossibilità spazio temporale che per disinteresse).

Ma se la storia fosse stata diversa? Se l’Italia non fosse entrata in guerra?

E se gli abitanti di TOI700d (momento b) avessero comunque previsto la figura di un dittatore?

San Tommaso parla, riprendendo Aristotele, dei futuri contingenti: eventi profetizzati che potrebbero o no accadere (come “ci sarà una battaglia navale” o “avverrà la nascita dell’Anticristo”), quindi le visioni avute dai profeti di TOI700d potrebbero essere sia futuri prossimi sia futuri contingenti, ovvero potrebbero accadere come non accadere.

Però noi sappiamo che sono accaduti, mentre gli abitanti di TOI700d nel momento b, li hanno o soltanto previsti (senza profezie, ma come conseguenze (politiche, sociali) della situazione che vedevano), o veduti in una visione (con profezia) o ignorati.

Allo stesso modo se noi avessimo un telescopio ultra potente e lo puntassimo su TOI700d, vedremmo i suoi abitanti 100 anni fa di come sono ora, prima che si compiano quel che ad oggi, per loro, è già compiuto.

Quest’ultima ipotesi varrebbe anche se non ci fosse (e qualcuno potrebbe dire “non c’è!”) vita intelligente sui corpi celesti presi in considerazione, poiché l’evoluzione di essi riguarderebbe soltanto il suolo, le loro condizioni fisiche: insomma, noi vedremmo le rocce (esempio) di TOI700d com’erano 100 anni fa e non come sono realmente ora.

Viceversa, affinché da TOI700d sia posto uno sguardo sulla terra, attraverso il telescopio speciale, serve una qualche presenza che punti (e che abbia costruito) il telescopio.

La domanda è dunque la seguente: posta l’esistenza di altri mondi, data la distanza spazio temporale, non ci è dato vedere ed esser visti dagli altri mondi nel preciso momento in cui noi siamo ed essi sono. Possiamo invece esser visti e vederli com’eravamo e com’erano un tot di anni/secoli/millenni (etc) fa.

Nel momento in cui subiamo la visione, la nostra storia non è ancora avvenuta, ma avverrà. Non sembra che possiamo cambiarla: infatti, nel momento in cui quelli di TOI700d ci guardano, la Seconda Guerra Mondiale deve ancora scoppiare ma, nel “nostro oggi”, essa è già scoppiata e già conclusa.

C’è dunque predestinazione, nell’universo?

Il Dio che per Sant’Anselmo è “lux ineffabilis” e per Giordano Bruno è “tutto infinito” è conscio di questa predestinazione?

La storia è già stata scritta?

 

[1] De Veritate, Quaestio XII

[2] De l’infinto, universo e mondi, [dialogo III] “possiamo stimare che de stelle innumerabili sono tante altre lune, altre tanti globi terrestri, altre tanti mondi simili a questo” che venerino ciascuno il proprio Dio, il quale è “tutto infinito […] in ciascuna sua parte” [dialogo I]

[3] Neologismo creato da chi scrive