Sono passati 4 giorni dalla conferenza stampa del CdA di LASA, nella quale veniva annunciata la “liquidazione ordinata” della compagnia. In una intervista concessa a LiberaTV il Sindaco si esprime sulla vicenda, giunta ormai (e finalmente) al punto di svolta.

Come Pensiero del giorno abbiamo scelto una risposta del Sindaco, che ci appare rivelatrice.

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LiberaTV  Anche il PLR vi attacca parlando di “cattiva gestione”, di “ostinazione” e della motivazione Covid19 come di una scusa. Cosa ha da rispondere?

Marco Borradori  “Se questo weekend si fosse tenuta la votazione, come era previsto, il PLR sarebbe stato al nostro fianco nella battaglia referendaria. I liberali radicali avevano già manifestato questo sostegno, anche a seguito del loro voto favorevole in Gran Consiglio e in Consiglio Comunale. Invece oggi, dopo la sconfitta a tavolino, si scappa in fretta e furia dal carro, lanciando accuse a quelli che fino a poche ore fa erano i tuoi compagni di viaggio. Un comportamento non proprio nobilissimo. La politica mi ha insegnato che la vittoria ha tanti padri, mentre la sconfitta è orfana. Io resto serenamente accanto ai miei compagni di viaggio, compresi i consiglieri d’amministrazione del PLR, ringraziandoli per il grande lavoro svolto.”

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Nell’intervista il Sindaco attribuisce l’esito infausto della lunga lotta in gran parte al Coronavirus, un punto di vista che non sarà accettato da tutti. La Pandemia ha impedito che si votasse il 26 aprile (ieri) ed aveva sospinto il voto al 28 giugno. 

Si poteva arrivare sin lì, resistere (due mesi)? Pare di no, ed è sorprendente. Si rammarica Borradori: “avremmo potuto giocarcela, potevamo anche vincere” (noi pensiamo di no).

Altrove nell’intervista egli dice “Oggi io potrei rispondere facilmente (ai rossoverdi) che, senza i referendum, i posti di lavoro sarebbero stati salvati e la società avrebbe avuto i capitali per sopravvivere.”

E qui arriviamo al punto cruciale. Un doppio Sì avrebbe portato a LASA 10 milioni (del contribuente luganese/ticinese) e proiettato la partecipazione del Cantone al 40%. Questo è indiscutibile poiché ciò che il Sovrano vota è sacro.

Ma la domanda è: avrebbe salvato l’aeroporto? La risposta è No. In ogni caso non nella forma desiderata dagli Irriducibili. Ci sarebbe stato il rilancio? Si sarebbero ristabiliti i voli di linea? Risponda chi vuole.

La strada imboccata – non per amore ma per forza – giovedì 23 aprile, nella sua modestia, potrà – lo speriamo – rivelarsi praticabile e permetterà di salvare quel poco di salvabile che rimane.

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Come valutare il comportamento del PLR ? In proposito il giudizio del Sindaco ci sembra davvero super ottimistico: “sarebbe stato al nostro fianco nella battaglia”,  “avevano già manifestato questo sostegno”. 

In realtà il PLR aveva visto la mala parata da un pezzo ma non voleva assumersi la responsabilità di un No. Perciò ha obiettato, puntualizzato, controproposto, frenato ma ha sempre votato Sì: in Gran Consiglio, in Consiglio comunale, in Comitato cantonale.

In conclusione: la Lega ha perso, questo è indiscutibile. Parlare di “ostinazione punita” non è fuori luogo. I Rossoverdi hanno vinto. Il PLR si è mostrato (per una volta) astuto, ma non ne esce benissimo.