“Allora, in conclusione, chi oggi chiede dimissioni ad personam di questo o quel ministro o di questo o quel funzionario non sta facendo politica, men che meno sta facendo politica di sinistra, e non cerca soluzioni vere per il Paese: sta solo fomentando una sterile polemica di bassa lega che non farà avanzare di un millimetro né la coscienza di classe, né i diritti sindacali dei docenti e degli studenti, né fornirà sbocchi progressivi alla crisi in generale.

Forse guadagnerà qualche like sui social e qualche voto incattivito alle prossime elezioni comunali. Non pensavo fosse però questo il “marxismo rivoluzionario” cui si riferiva pomposamente l’MPS di un tempo.”

Massimiliano Ay, segretario politico del Partito comunista

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Il severo rimprovero di Massimiliano Ay è rivolto al Movimento per il Socialismo di Sergi e Pronzini, che in questa lunga, penosa, a tratti isterica crisi del Coronavirus ha veramente passato il segno, attaccando ogni giorno che Dio manda tutto e tutti, lanciando accuse di incapacità, negligenza, menzogna (eccetera) a destra e a manca; e scomodando persino il Procuratore.

Un sistema che funziona? Non si può escludere. Qualche risultato lo hanno pur ottenuto.