Per gli studenti dell’ultimo anno di liceo e per i loro professori, che li hanno accompagnati fino ai primi giorni di marzo nell’istituto e poi a distanza, affrontare gli esami di maturità è un bene di prima necessità. Dato che il Consiglio federale ha ora deciso che la presenza in classe sarà vietata quest’anno, non vorrei che la cancellazione degli stessi, come letto e sentito già preconizzata dal direttore del DECS, si traducesse in un ingiustificato anticipo di due mesi del «liberi tutti». Qualcuno dovrà spiergare agli studenti perché non possono concludere il loro percorso scolastico dimostrando le conoscenze apprese in quattro anni. (dal CdT odierno)

prof. Aurelio Sargenti, già direttore del Li Lu 2

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Ticinolive, come già detto, considera ingiustificata ed errata la decisione del DECS, sia per la sostanza sia per l’immagine della scuola.