Solo il Controllo potrà salvare l’umanità?

La Pandemia copre e giustifica Tutto

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Proprio no, questa App sul mio cellulare non andrà. Come dite? Le intenzioni dell’autorità sono buone? Ma non si dice forse: di buone intenzioni è lastricata la via per l’inferno?

La mia opinione è che viviamo in un mondo di pazzi. Da un lato la cosiddetta privacy viene perseguita con rigore maniacale; dall’altro – con l’ausilio di tecnologie di smisurata potenza – si mettono in atto sistemi sempre più pervasivi al fine di controllare al millimetro la società. L’App che addita il “positivo” è la versione moderna della campanella medioevale che segnalava il lebbroso. Una sua utilità non si può escludere a priori. Ma le possibilità di abuso sono enormi. E se il Potere, cedendo alla tentazione, giungesse a dichiararla obbligatoria? Senza, non puoi salire sul treno, non puoi entrare al LAC, non puoi scolarti la tua birretta al “Bar Sport”. E se, passati i giorni della piaga d’Egitto, l’App rimanesse, trionfante, in vigore? “Hai preso un prosecco al Sass con una signora bionda. Forse non è grave ma è certamente sospetto”.

Oggi, nella violenza del dominio pandemico, il Coronavirus copre tutto (anche in casa Bertoli). Ci saranno dei mutamenti, sì. Ma il Coronavirus passerà e noi torneremo a vivere una vita normale. “Nulla sarà più come prima!” è uno slogan melodrammatico e nella sostanza insensato. Ma gli attivisti dell’Apocalisse sono all’opera, affannati come castori. E sognano la seconda, che dico?, la terza ondata.

Francesco De Maria (dal Mattino odierno)