Bellinzona: il problema sta nel manico
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L’MPS ha fatto – come è noto – la denuncia. Il presente articolo (se interpretiamo correttamente) sembra accusare di strumentalizzazione coloro che hanno accusato l’MPS di strumentalizzazione. “Ritenere il ricorso alla giustizia un opportunismo, da parte di chi, e ne ha tutto il diritto, vuole ottenere trasparenza sulla questione, è un’operazione di basso spessore politico (…)”
Noi ci limitiamo a pubblicare il testo, lasciando il giudizio ai nostri lettori. Se ci saranno ulteriori sviluppi, seguiremo ed informeremo.
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Non sì è fatto in tempo ad annullare le elezioni che la campagna elettorale è già ripartita, anzi non si è mai fermata. Non è nostra intenzione entrare in polemica con nessuno, ma stigmatizziamo la strumentalizzazione della drammatica situazione venutasi purtroppo a creare nella Casa anziani di Sementina nel comune di Bellinzona, come in alcune altre strutture simili del Cantone, con la perdita di un numero eccessivo di degenti a causa del Covid-19 rispetto ad altri istituti, che per fortuna hanno registrato molto meno casi se non addirittura nessuno (se per pura sfortuna come affermato dal medico cantonale Merlani lo staremo a vedere). Ribadiamo la nostra solidarietà con tutto il personale sanitario operante nelle strutture più duramente colpite, come con tutto il personale sanitario operante in Ticino e nel resto del Mondo, che ha dimostrato sin da subito grande abnegazione e spirito di sacrificio nell’espletare la sua funzione sia dal lato medico che da quello umano. Riteniamo che se un problema ci sia stato non sia da ricercare nel personale ma piuttosto in chi aveva e ha la responsabilità di determinare e far applicare le regole sanitarie indispensabili per arginare il contagio, soprattutto nei luoghi ad altissimo rischio come possono appunto essere gli istituti per anziani. L’assenza di un ente cantonale è determinante nella disparità e nelle differenze tra le varie strutture che siano private, comunali, consortili, e che se alcune non hanno avuto particolari problemi è perché i dirigenti sono stati più efficaci nell’adottare norme e criteri sanitari. La mancanza di tempestività nel far applicare le regole da parte delle autorità è stata la principale causa. Nel caso specifico quelle più vicine alla popolazione, ossia quelle comunali, che per ragioni su cui dovrà essere fatta chiarezza non hanno voluto o non sono riuscite ad agire da subito in modo adeguato. Ma non vogliamo ergerci a giudici e auspichiamo che la giustizia, in cui riponiamo tutta la nostra fiducia, sappia fare chiarezza e, se del caso, prendere i dovuti provvedimenti. Ritenere il ricorso alla giustizia un opportunismo, da parte di chi, e ne ha tutto il diritto, vuole ottenere trasparenza sulla questione, è un’operazione di basso spessore politico e una molto mal riposta mancanza di fiducia in questa istituzione, nonché un tentativo di depistare eventuali responsabilità, come troppo spesso avviene. Auspichiamo che la Magistratura possa far chiarezza per il bene di tutta la Cittadinanza e al di sopra di qualsivoglia pressione esterna.
ForumAlternativo Bellinzona
Lorenza Giorla e Alessandro Robertini