imagine Pixabay

L’anno scolastico 2019-2020 è stato molto travagliato per tutti, nelle scuole dagli studenti, agli insegnanti, alle direzioni, alle famiglie. Il Covid-19 ha stravolto l’esistenza dell’intera popolazione e auspico che, nella fase due, si possa ritornare ad una sorta di normalità.

Per le scuole del medio superiore, mi ha a dir poco sorpresa, la decisione di annullare gli esami di maturità. Le note figuranti sul diploma di maturità saranno, oltre a quelle di materie assegnate in altri anni, in definitiva basate sul lavoro svolto dallo studente da settembre a metà marzo. Inoltre, chi non raggiunge la media per essere promosso, potrà invece sottoporsi agli esami entro il 26 di giugno.

Questo è, a dir poco, aberrante. Gli esami di maturità rappresentano il coronamento di una carriera scolastica scelta dallo studente e non obbligata come pure una prova per gli esami che lo attenderanno a livello accademico. La maturità è una tappa nel percorso scolastico da non sottovalutare ma piuttosto da considerare per il suo vero valore: lo studente raggiunge l’obbiettivo che si è prefisso sin dall’inizio del liceo, quello di venire considerato “maturo” per accedere a università e politecnici.

Stupiscono pertanto alcuni fatti; innanzitutto, gli studenti autodidatti iscritti alla maturità federale (oltre 1000 in Svizzera) svolgeranno gli esami seppur con una modalità modificata: il consiglio federale ha emesso un’ordinanza che permette di sottoporsi agli esami nelle 12 materie previste e, a tutela dei candidati, nelle materie in cui si sostiene un esame scritto, non è previsto un esame orale.

In secondo luogo il Cantone ha deciso, come da sua competenza, di annullare gli esami orali. Questo anche perché molti esperti di materia sono over-65 e, sia l’esaminatore che l’esaminando verrebbero esposti a rischi di salute. A mio modo di vedere sarebbe stato tuttavia possibile dotarsi di mascherine e altri mezzi di protezione per procedere regolarmente alla verifica orale.

Alcuni Cantoni, ad esempio nei Grigioni, verranno organizzati gli esami di maturità scritti. Anche in questo caso, utilizzando ampi locali quali palestre, aule magne o mescite, e facendo capo alle norme sanitarie già citate, lo svolgimento sarebbe potuto avvenire. Ricordo inoltre che gli studenti maturandi già in passato erano seduti ad almeno un metro di distanza l’uno dall’altro.

Un’altra motivazione indica che sono praticamente nulli i casi di studenti bocciati in quarta liceo perché la selezione avviene piuttosto nei primi tre anni. Questa non è proprio la verità, perlomeno non vale per tutte le sedi liceali. Da uno a cinque o sei studenti non promossi ci sono quasi tutti gli anni.

Infine, pur considerando che la decisione è stata presa in un periodo di emergenza sanitaria e che il normale svolgimento avrebbe implicato un’organizzazione accurata anche per aspetti logistici e tempistici, l’annullamento degli esami di maturità 2020 rappresenta un pericoloso precedente e potrebbe, pur non augurarmelo, portare ad azioni legali nel futuro.

Lelia Guscio,  deputata al Gran Consiglio, Lega dei Ticinesi